Cantina Antinori: un vero esempio di Wine Architecture
Realizzato nel suggestivo paesaggio toscano da Archea Associati
11 Marzo 2018
Bargino, San Casciano.
A pochi chilometri da Firenze, in mezzo al più classico e suggestivo paesaggio toscano dove si coltiva il Chianti, nel fianco di una collina, spuntano due incisioni sottili.
Sono il discreto segno che svela la presenza di un’opera di architettura contemporanea che dialoga armoniosamente con il territorio circostante.
Si tratta della Cantina del Chianti Classico Marchesi Antinori, nuovo quartier generale della storica Casa fiorentina produttrice di vini pregiati, una struttura che si fonde con la terra, estendendosi orizzontalmente, anche sotto il livello del suolo.
Il progetto, ideato da Archea Associati, è un gigantesco omaggio al vino che occupa circa 12 ettari di area complessiva, per la quale sono stati impiegati 40.000 metri cubi di cemento, 3.5 milioni di chili di armature metalliche e circa 7 anni di lavoro.
I materiali utilizzati? Cotto, legno, corten e vetro.
Gli spazi interni della costruzione sono progettati per realizzare una cantina gravitazionale, cioè procedendo dall’alto verso il basso per facilitare travasi e spostamenti del prodotto.
Così questo esperimento geomorfologico quasi invisibile dall’esterno, ospita al primo piano orizzontale, in una sequenza di corti interne illuminate da fori circolari, gli spazi per uffici e le aree espositive, dove si trovano un museo, un auditorium, una biblioteca e delle sale di degustazione che offrono la possibilità di vendita diretta. Al piano superiore vi sono le zone di imbottigliamento e immagazzinamento, affiancate dal ristorante e dalla vinsanteria.
Il cuore della cantina? Ovviamente La sala barrique, una serie di gallerie voltate lunghe 75 metri che custodiscono le botti su cui si affacciano le sale di degustazione e corten simili a palchi teatrali da cui spiare il lavoro di operai ed enologi.
Un altro elemento iconico è il tetto giardino, destinato a vigneto didattico coltivato con la varietà tipica del Chianti, il Sangiovese, insieme ad altre come il Canaiolo, la Malvasia nera o il Mammolo.
Siete curiosi?