La percezione del nudo nella società contemporanea
Naked selfie: i giovani, il nudo e i social media.
12 Maggio 2017
Quella del nudo è una questione estremamente attuale e trattata in tempi moderni con una frequenza talmente assidua che mai nella storia è mai stata tratta allo stesso modo.
Già, nemmeno quando il nudo era un tabù le polemiche riguardo la liberazione del corpo femminile e maschile ha mai avuto una letteratura tanto vasta ma: siamo sicuri che il nudo sia davvero un tabù che, in quanto società avanzata, abbiamo davvero superato? Un veloce ripasso di storia degli ultimi diciamo cento anni.
Nel campo dell’arte, il nudo femminile ritorna ad essere trattato senza vergogna, con il Romanticismo - e l’autore precisa ritorna, proprio perché in questa sede ci sembra ridicolo quanto inopportuno ricordare o palesare l’importanza del corpo nudo nei secoli direttamente precedenti quel cupo pentolone di disgrazie, mitologia e fanatismo comunemente chiamato Medio Evo. Con il movimento romantico il corpo nudo diventa un modo per incanalare la spiritualità rituale, aprendo un varco per i due secoli a venire. Nonostante un piccolo passo indietro nella cultura di massa tra fine ottocento e i primi del novecento, le avanguardie e le contro-culture continuano a ritrarlo cercando in tutti i modi di abbattere l’ultimo grande stigma che ci lega ai periodi di buio.
Abbiamo detto “un breve ripasso” perché è stato davvero un veloce recap, una piccola, graziosa parentesi graffa giusto per contestualizzare il vero tema di questo scritto: la contemporaneità e la percezione del corpo libero. Negli ultimi quindici anni, i gloriosi anni 2000, si è visto un ritorno in voga - che poi diciamocelo sorelle, per noi non è mai passato - delle polemiche riguardanti i social media, il progressivo e costante mutamento dei costumi sociali, la liberazione femminile attraverso l’esposizione della sessualità*, l’eccessiva sovraesposizione mediatica al nudo e al porno soft eccetera, eccetera, eccetera. Beh, noi di nss siamo stati parecchio incuriositi da questa progressiva polarizzazione estrema e abbiamo deciso di analizzarne i risultati prima mano.
Perché questa lunga e noiosa introduzione? Perché negli ultimi quindici anni qualcosa è cambiato.
Sono arrivati i social media.
Che i social network siano il fenomeno globale che ha rivoluzionato il millennio in cui viviamo non credo sia una sirpeesa per nessuno ma c’è una cosa - tra le tante - che hanno contribuito a rivoluzionare. Dal loro avvento le porte di internet si sono aperte sempre di più sempre di più a una nuova generazione di giovanissimi e hanno portato alla credenza diffusa che questo abbia velocizzato il loro processo di crescita. È luogo comune e credenza diffusa, ormai assodata, che i giovanissimi abbiano un’approccio troppo leggero alla sessualità e all’affettività e che questo abbia influenzato la diffusione di materiale personale - foto di nudo. Beh, sembra filare. Social media, i giovani non hanno rispetto, non sono consapevoli di quello che fanno.
Ma è davvero così?
Tramite la stesura di un questionario online aperto a tutti, l’obiettivo era quello di capire cosa ci cela dietro la disambiguazione nell’accettazione del nudo con una serie di semplici quesiti contrastanti con un unico obiettivo: dimostrare che, a discapito di quanto si dica, il nudo sia ancora percepito come una discriminate. Per lo meno, questa era l’idea iniziale. Quello che siamo arrivati a scoprire è invece che, quanto sopra indicato sui giovani e il sesso, sia solo una marea di cavolate benpensanti.
Su trecento soggetti che si sono liberamente offerti di rispondere una serie di domande sul sesso, sulla diffusione di materiale personale e affini, una buonissima parte sono stati proprio loro: i giovanissimi. Quello che è risultato dall’analisi dei report è che, però, quando si parla di sessualità, questi siano perfettamente consapevoli dei rischi che circondano il fenomeno ma che, in realtà, proprio alla luce di questa consapevolezza siano in pochissimi a farlo. Quello che denotano i dati è che invece, la tendenza alla diffusione di immagini di nudo personale sia maggiormente diffusa nelle fasce d’età superiori. Solo il 27% degli intervistati nella fascia d’età 13-18 ha infatti dichiarato di essersi/essersi fatto mai fotografare nudo o di aver inviato immagini di questa natura.
Ebbene si, man mano che si sale nella fascia d’età la percentuale aumenta di ben 10 punti percentuali per ogni range di tre anni. Perché? Perché così è la vita.
Con l’aumentare dell’età e delle esperienze vissute e condivise l’approccio con l’altro si evolve, diventa meno ingenuo e leggere e sempre più consapevole non solo dell’altro, ma anche di se stesso. Aumentano i bisogni, la percezione del sé e anche l’approccio al proprio corpo e alla propria sessualità e, a questa consapevolezza, segue anche una maggiore libertà.
Genitori di tutto il mondo, dormite pure sogni tranquilli perché sono i vostri figli più grandi quelli di cui dovreste preoccuparvi!