A Guide to All Creative Directors

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Meta licenzierà il 5% dei dipendenti

La mossa di Mark Zuckerberg per aumentare i «talenti forti»

Meta licenzierà il 5% dei dipendenti  La mossa di Mark Zuckerberg per aumentare i «talenti forti»

Pochi giorni fa Meta ha annunciato ai propri dipendenti che ha intenzione di licenziare il 5% del personale. L'azienda, fondata da Mark Zuckerberg nel 2004 e oggi proprietaria di social media e piattaforme come Instagram, Whatsapp e Facebook, sceglierà quali dipendenti dovranno fare i bagagli in base alla loro performance. Nella nota resa pubblica da Bloomberg si legge che i piani di Zuckerberg sono di licenziare il personale dalle prestazioni peggiori dell'azienda per sostituirlo con nuove persone. In base agli ultimi dati disponibili, Meta al momento impiega circa 72mila persone, si legge sempre su Bloomberg, perciò i licenziamenti dovrebbero coinvolgere più di 3mila posti di lavoro

Nella nota firmata Mark Zuckerberg, l'imprenditore ha affermato che nonostante di solito i tagli al personale che non soddisfa le aspettative vengono eseguite nel corso di un anno, questa volta l'azienda vuole anticipare l'operazione. I cicli di licenziamenti per «alzare l'asticella della performance» - scrive Zuckerberg - non sono una novità per Meta: nel 2023, il fondatore aveva affermato che avrebbe eliminato 10mila posizioni. Lo scopo dell'anticipo dei licenziamenti, legge la nota, è quello di fare in modo che l'azienda abbia «i talenti più forti». I primi a essere aggiornati sul loro futuro presso Meta saranno i dipendenti statunitensi, che scopriranno le loro sorti a febbraio, mentre il resto del personale dovrà attendere poco di più. Dopo l'uscita della notizia, martedì le azioni dell'azienda sono calate del 2,1%, anche se i primi segni di perdita erano iniziati il giorno precedente.  

Sarà «un anno intenso» per Meta, ha continuato Zuckerberg nella nota, in cui il focus dell'azienda sarà principalmente sull'utilizzo dell'AI, sugli smart glasses e sui cambiamenti dei social media. Nelle ultime settimane sono state diverse le trasformazioni avviate da Meta, un processo di riassestamento che si pensa sia dovuto al nuovo mandato di Trump iniziato lo scorso 20 gennaio. I primi giorni di gennaio l'azienda ha interrotto il fact checking, un'iniziativa contro la disinformazione lanciata sulle piattaforme nel 2016, molto simile alle "Community Notes" di X. In un reel su Instagram, Zuckerberg ha spiegato che la decisione come una ritorno «alla libera espressione». La svolta conservatrice di Meta non arriva inaspettatamente: con il competitor proprietario di X, Elon Musk, attualmente impiegato nel "Dipartimento per l'efficienza governativa" della Casa Bianca, Zuckerberg si è ritrovato costretto ad aderire agli ideali Trumpiani. Ospite in una delle ultime puntate del podcast di Joe Rogan, il fondatore di Facebook si è lanciato in una critica misogina al mondo corporate, che secondo lui oggi «è castrato. L'energia maschile è positiva e la società ne ha moltissima, ma la cultura aziendale se ne vuole liberare. Penso che una società che celebra l'aggressività un po' di più abbia i suoi meriti positivi».