A Guide to All Creative Directors

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"Ad Vitam" è il one-man action show di Guillaume Canet

L’opera Netflix segue il filone preferito dalla piattaforma, stavolta in chiave francese

Ad Vitam è il one-man action show di Guillaume Canet L’opera Netflix segue il filone preferito dalla piattaforma, stavolta in chiave francese

C’è una cosa che non si può minimamente recriminare a Ad Vitam, nuovo action Netflix con protagonista Guillaume Canet, ed è che non si risparmia per nulla al mondo, costi quel che costi. Sono passati solo cinque minuti dall’inizio del film quando già abbiamo scoperto che lavoro fa il protagonista Franck Lazarev, che la partner è incinta, che qualcuno ha provato ad entrare due volte nel loro appartamento nel giro di una settimana e che c’è chi sta tentando di ucciderlo. Ovviamente andando di questo passo, quando si arriva a dieci minuti, gli eventi e la carne al fuoco sono raddoppiati: si scopre che Franck ha un segreto, la sua casa viene invasa da un gruppo di uomini mascherati e deve cercare di difendersi mettendo però in pericolo la vita della futura madre di suo figlio. Sarà così che proseguirà l’intera opera, senza lasciare che nemmeno una scena non conduca esattamente dove la storia vuole che vada. Dritta, diretta, pulita. Proprio come il film girato da Rodolphe Lauga, scritto insieme a David Corona e al suo attore protagonista.  

Un’opera che vortica completamente attorno alla figura di Canet che, piccolo momento in una sequenza in moto a parte, riesce a calarsi con convinzione nel ruolo di un ex appartenente della Gendarmeria francese, sollevato dal proprio incarico dopo un’operazione non andata a buon fine. Un evento che ha cambiato completamente la direzione della sua vita, allontanato dal lavoro per cui si è addestrato per tutta la sua esistenza e in preda ai sensi di colpa per la morte di uno dei suoi compagni, nonché migliori amici di sempre. È per rendere giustizia al suo omicidio e cercare di placare il dolore di esserne stato la causa a spingerlo fino ai retroscena di un crimine torbido, che sembra implicare la partecipazione niente meno che dello Stato. Franck diventa così il nemico numero uno della diplomazia francese, messo alle strette mentre cerca una giustizia privata che lo condurrà a dover compiere altri estenuanti sacrifici. 

Nonostante le vicende e il background dei personaggi di Ad Vitam coprano un lasso di tempo lungo dieci anni, tutto nella pellicola scorre con fluidità unendo momenti e scene anche quando si tratta di dover fare alcuni salti temporali. La narrazione non è lineare ed è l’unica anomalia che si riserva una pellicola per il resto priva di fronzoli o abbellimenti. Un film d’azione teso, netto, che rischia forse di rimanere asettico, ma che come il suo protagonista ha un compito da portare a termine e lo fa con una sintesi e una chiarezza che spesso manca al cinema contemporaneo, tanto da essere quasi una boccata fresca soprattutto in prodotti smaccatamente commerciali. Un film fatto e confezionato per Netflix, che in questa sua cornice vive e si consuma per un intrattenimento cotto e mangiato, che focalizza tutta la sua attenzione - e quella dello spettatore - sul one man show di uno degli attori europei più trasformisti e amati dal pubblico.

Solo lo scorso anno Canet è stato il sovrano Luigi XVI al fianco di Maria Antonietta nella co-produzione italo-francese Le Déluge, un traditore nel thriller crime Breaking Point e l’anno prima ancora un attore in crisi e in preda ai ricordi di vecchia data nel film d’autore Le occasioni dell’amore di Stéphane Brizé. Stavolta, per Ad Vitam, salta e si lancia dai palazzi, combatte come ne andasse della sua vita (e nel film è così, infatti), si dà alla macchia utilizzando anche strani parapendii e mette in mostra una prestanza e confidenza fisica da risultare adeguatamente agile e plausibile nel ruolo di Franck. Netflix prosegue dunque sulla scia delle sue produzioni action mettendo a segno un risultato degno, certamente moderato e comunque godibile. Meno detonante del più recente caso del 2024 sul medesimo genere, Rebel Ridge, ma che riesce a portare a termine la propria missione.