Stiamo rivalutando Roma?

In passato si è più volte parlato di Milano come la «capitale morale» del Paese, criticando Roma e sottolineando la rivalità – a volte implicita, a volte esplicita – tra le due città. L’espressione si usava per parlare del fatto che, una decina di anni fa, Milano si stava imponendo su Roma come guida effettiva – dal punto di vista economico e culturale – dell’Italia, seppur in maniera non ufficiale. Nello stesso periodo il tema del degrado di Roma stava monopolizzando il dibattito, tanto che nel tempo si è trasformato quasi in un luogo comune – per quanto talvolta fondato. La situazione di Roma in effetti è da tempo particolarmente complicata, a causa soprattutto dei problemi nei trasporti pubblici e nella gestione dei rifiuti – aggravati dall’estensione della città. Tuttavia, la situazione non è sempre stata così. Infatti, agli inizi del Duemila la Capitale era in un momento di grande fermento, mentre il capoluogo lombardo stava vivendo una fase di stallo. Oggi Milano è invece la città più attrattiva d’Italia, ma anche Roma sta riguadagnando terreno. Nella classifica generale sulla Qualità della vita 2024 stilata dal quotidiano economico ItaliaOggi Roma ha guadagnato nove posizioni rispetto allo scorso anno, arrivando 24esima (Milano è prima, mentre nel 2023 era seconda). Tra le oltre 100 province italiane, Roma si colloca nelle prime 15 in cui la variazione di posizione è stata più marcata.

Un segnale del maggiore dinamismo della Capitale ha a che fare con l’ambito culturale nel suo complesso, che sta tornando a essere piuttosto vivo. Sotto il profilo della scena musicale, ad esempio, Roma gode della presenza di almeno due grandi festival, che negli anni hanno saputo istituzionalizzarsi, diventando appuntamenti molto ambiti. Si tratta di Spring Attitude e Videocittà: le rispettive edizioni 2024 sono entrambe andate sold out, registrando decine di migliaia di presenze. Tra le altre cose, anche il panorama gastronomico romano è sempre più considerato, grazie a una serie di indirizzi che di recente hanno saputo valorizzare in chiave contemporanea la tradizione culinaria locale. In città negli ultimi anni è cresciuta molto anche la proposta cinematografica, grazie a realtà come il Troisi o il Nuovo Sacher, che di fatto hanno reso cool andare a vedere i film in sala, riuscendo a intercettare un pubblico molto giovane – grazie anche a rassegne monotematiche e pellicole restaurate. Anche sul panorama della moda, sebbene Milano continui a detenere il titolo di Fashion Capital, la capitale continua a prendere terreno con l'AltaModa. 

Durante tutto il 2025, inoltre, a Roma si terrà il Giubileo, l’anno santo che il Papa convoca periodicamente dal 1300. Oltre al significato religioso e simbolico, il Giubileo è un periodo in cui la città di Roma si riempie di milioni di turisti provenienti da tutto il mondo. Per l’evento sono previsti centinaia di interventi di riqualificazione urbana: anche per questo da qualche mese il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sta pubblicando su TikTok e su altri canali alcuni brevi video in cui visita i tanti cantieri aperti nella città, mostrando l’avanzamento dei lavori e cercando di spiegare la loro utilità. Nei primi anni di mandato, Gualtieri aveva mantenuto un basso profilo, mostrandosi poco in pubblico, a tal punto da essere definito dal Foglio «sindaco fantasma». Quello recente è un cambiamento abbastanza vistoso nella strategia comunicativa di Gualtieri, che con gli immancabili gilet ed elmetto giallo sta ricevendo molti apprezzamenti, soprattutto su TikTok, dove a volte interagisce con gli utenti. 

Questa combinazione di dinamiche sociali, culturali ed economiche sta alimentando la percezione di una città in piena evoluzione. Resta il fatto che se la trasformazione del capoluogo lombardo è stata il risultato di investimenti massicci, uniti a una visione strategica che ha portato a una crescita duratura, quella di Roma – al momento – si muove su un piano differente, ed è maggiormente legata a una rinascita culturale piuttosto che a un effettivo cambiamento strutturale. Tuttavia, il fascino per una certa estetica capitolina, quasi "esotica", così come le contraddizioni della città e i tic dei suoi stessi abitanti (presi sempre più spesso con filosofia sui social network), stanno in qualche modo alimentando una rivalutazione collettiva di Roma. La vivace scena locale legata alla stand-up comedy ha contribuito molto a trasmettere al grande pubblico questo immaginario, grazie a personalità ormai molto note come Edoardo Ferrario, Valerio Lundini, Emanuela Fanelli, Daniele Tinti, Stefano Rapone o Luca Ravenna – e prima di loro i The Pills. L’approccio prevalente, soprattutto su canali come TikTok e Instagram, è quello di prendere la Capitale per quello che è: del tutto imperfetta, ma autentica. In passato Sofia Viscardi, parlando di Roma, aveva scritto: «Dentro di me è sempre una lotta tra sbattimento e gioia perché si sa che non funziona mai niente, però poi dove ti giri ti giri quanto ca**o è bella». Di recente l’influencer ha annunciato che si sarebbe trasferita a vivere a Roma, lasciando Milano, e un utente ha commentato in maniera profetica: «Roma ne aveva bisogno».