Il Giappone ha un modo tutto suo di festeggiare il Natale
Anche se è tardi per pianificare le feste, ecco un'idea di viaggio per il 2025
23 Dicembre 2024
Da alcuni anni il Giappone sta registrando un notevole incremento di turisti esteri. Il fenomeno è iniziato diverso tempo fa: dal 2011 e per i successivi otto anni, il numero di visitatori è cresciuto in modo costante, poi l’aumento si è interrotto a partire dal 2020 a causa delle restrizioni imposte per far fronte alla pandemia. Con 25 milioni di visitatori, per il Giappone il 2023 è stato l’anno con più turisti dal 2019. Tra le ragioni principali dell’aumento di visitatori nel Paese c’è il crollo dello yen, la valuta locale, che ha reso i prezzi più vantaggiosi e accessibili. La maggior parte dei turisti stranieri proviene da Paesi asiatici come la Cina, Taiwan e la Corea del Sud, anche se persino la quota di visitatori occidentali è in crescita da tempo. Chi andrà in Giappone durante le vacanze di Natale si accorgerà che nel Paese la festività viene celebrata in maniera piuttosto particolare, diversamente dalla tradizione europea o americana ma non per questo meno autentica. In Giappone il Natale «è visto come un evento commerciale, invece che religioso», spiega Shogo, celebre content creator giapponese che su YouTube parla della cultura del suo Paese a un pubblico principalmente anglosassone. Il Natale non è riconosciuto come una festa nazionale in Giappone, e si stima che qui le persone che si definiscono cristiane siano circa l'1% della popolazione. Nonostante questo, quasi tutti i giapponesi festeggiano il Natale e moltissimi lo fanno con modalità che potrebbero sembrare bizzarre agli occidentali.
DECORATING THE NEW YEAR
— Camellia Tea Ceremony (@camelliakyoto) December 29, 2021
As soon as Christmas is over in Japan, and sometimes on Christmas day itself (depending on whether you celebrate on the 24th or 25th), the Christmas decorations are taken down and replaced with more traditional fare in preparation for the New Year. pic.twitter.com/cx72VzBbxr
In Giappone, il Natale non è visto come un’occasione per stare con i propri parenti, a differenza di quanto avviene in quasi in tutto il resto del mondo: al contrario, e soprattutto per i più giovani, è un momento per trascorre del tempo con il proprio partner o per chiedere finalmente di uscire alla propria crush. «In Giappone non diciamo “Will you be my Valentine?”, ma “Will you be my Christmas?”», sottolinea Shogo. Anche per i più piccoli, il Natale non si passa in famiglia, ma insieme ai propri amici e amiche, solitamente organizzando una festicciola in casa. In Giappone, inoltre, i bambini per Natale ricevono un solo regalo e non di più, mentre in Occidente – anche tra gli adulti – non è raro che i pacchetti sotto l'albero siano piuttosto numerosi, soprattutto se si tiene conto di quelli provenienti dai parenti più stretti. Nel Paese, poi, le decorazioni natalizie in genere vengono smontate esattamente il giorno dopo il 25 dicembre per fare posto a quelle per il Capodanno – festività molto più sentita. In questa occasione i bambini ricevono altri regali, solitamente più costosi, ed è probabilmente per questo – sostiene lo stesso Shogo – che a Natale in Giappone si tende a regalare ai più piccoli una sola cosa nel giorno di Natale.
Dove festeggiano il Natale i giapponesi?
L'aspetto più curioso della tradizione natalizia giapponese è che le persone trascorrono questa festività mangiando pollo fritto. E preferibilmente il pollo fritto di KFC. La vigilia di Natale, così come il 23 e il 25 dicembre, i punti vendita di KFC del Paese sono praticamente tutti pieni, tanto che è quasi impossibile che chi non ha riservato un tavolo possa trovare posto. Di solito, inoltre, le prenotazioni si aprono già diversi mesi prima, e non è raro vedere lunghe file fuori della catena di fast food. Se da più di quarant’anni a Natale i giapponesi scelgono di andare a mangiare il pollo fritto di KFC, il merito è di una campagna marketing lanciata negli anni Settanta dall’azienda.
@hito.bito KFC really gaslit a whole country #japanlife #japantravel #gingerinjapan #christmasinjapan #foodreview All I Want for Christmas Is You - Mariah Carey
Essendo diventata di fatto una delle più efficaci della storia contemporanea, a tal punto da influenzare le abitudini di un intero Paese, ci sono diverse leggende in merito alle ragioni per cui i giapponesi amano passare il Natale da KFC. La teoria più accreditata, riportata della stessa KFC, ha a che fare con gli Stati Uniti: dato che qui per Natale è abitudine mangiare tacchino, un dipendente della divisione giapponese del fast food suggerì alla società di sfruttare la ricorrenza per una campagna pubblicitaria, ripiegando però sul pollo fritto. Così, nel 1974, KFC propose in Giappone – con slogan “Kentucky For Christmas” – un menù limited edition e molto economico composto da vino e pollo fritto. Dato il successo dell’iniziativa, l’azienda iniziò a replicare la campagna anno dopo anno, fino a quando non divenne una vera e propria tradizione. Oggi nei KFC del Giappone durante il periodo natalizio continua a essere presente una formula speciale, che al costo dell’equivalente di circa 30 euro prevede anche una torta e dello champagne, oltre al celebre secchiello di pollo fritto. Ma questa tradizione è diventata talmente comune che non si limita più alla sola catena di fast food: tanti altri ristoranti e locali giapponesi, così come gli stessi supermercati, in occasione del Natale puntano tutto sul pollo fritto. Insomma, se siete fan del Giappone e del pollo, se non tenete particolarmente a passare il Natale con i parenti e volete dichiararvi alla vostra crush, sapete dove andare il prossimo dicembre.