Amazon vuole davvero acquistare TikTok?

Da alcuni mesi circola un'ipotesi che sembra quasi surreale: Amazon sarebbe pronta a fare il grande passo e acquisire TikTok. Eppure, guardando gli ultimi sviluppi, questa prospettiva appare meno lontana dalla realtà di quanto si potrebbe pensare. A settembre, come è recentemente emerso, l’House Select Committee on China ha convocato alcuni rappresentanti di Amazon a Capitol Hill per un incontro a porte chiuse sul legame sempre più stretto tra le due aziende, che ha suscitato non poche preoccupazioni sulla sicurezza e la privacy per gli Stati Uniti. In particolare, i dirigenti di Amazon sono stati chiamati a rispondere riguardo una partnership con TikTok lanciata ad agosto, come riportato da Forbes, grazie a cui gli utenti possono cercare e acquistare prodotti Amazon direttamente su TikTok, senza mai uscire dall'app. Si possono fare compere mentre si scorre comodamente la For You Page della piattaforma, una mossa volta allo scopo di trasformare l’esperienza dello shopping in un flusso continuo e immersivo. Inoltre, per rendere tutto ancora più istantaneo, gli account rimangono sincronizzati in vista di spese future. 

La joint venture fa parte di un piano più ampio di Amazon per spingere lo shopping in-app, cercando di rendere l’acquisto sui social media più conveniente. Un'iniziativa, peraltro, già avviata grazie ad accordi simili con Meta e Pinterest. Grazie a TikTok, la multinazionale di Jeff Bezos ha l'opportunità di raggiungere finalmente il target che le mancava: la Gen Z. Non è un caso che si tratti della generazione più sensibile ai contenuti virali e agli influencer, un potenziale che solo TikTok riesce a sfruttare a pieno. Per TikTok, l’accordo è un modo per competere con colossi dello shopping online come Shein e Temu, entrambe cinesi. Ma non solo: l’intesa con Amazon offre a TikTok una maggiore credibilità negli Stati Uniti, specialmente in un periodo delicato, con il governo che sta facendo pressione per bandire l'app a causa dei legami con la Cina. Una legge firmata ad aprile chiuderà infatti la piattaforma a livello nazionale a partire dal prossimo anno, a meno che ByteDance, la società proprietaria di TikTok, non accetti di vendere il servizio ad una compagnia americana entro il 19 gennaio. Ed è proprio in questo contesto che Amazon è stato visto come l’acquirente ideale. Se ByteDance rifiutasse di scorporare le sue operazioni negli Stati Uniti, TikTok rischierebbe di diventare la prima app di social media straniera ad essere bannata negli USA.

Da questo nascono le preoccupazioni dell’House Select: vedere un gigante come Amazon, centrale per l'economia statunitense e legato al Dipartimento della Difesa,  avvicinarsi pericolosamente ad società di proprietà cinese che potrebbe essere oscurata per problemi di sicurezza nazionale. Non è solo Amazon ad aver intrapreso questo percorso: negli ultimi mesi, molte altre aziende americane hanno avviato collaborazioni con TikTok, e la lista è lunga. Proprio la settimana scorsa è arrivato anche l’accordo con LTK, una popolare app di shopping che permette agli utenti di acquistare prodotti consigliati da influencer e content creator, che guadagnano grazie alle commissioni di affiliazione. Amazon, da parte sua, è già da tempo uno dei principali inserzionisti di TikTok, ma alcuni sospettano che la partnership fosse calcolata per ostacolare il divieto di TikTok negli Stati Uniti. Sebbene al momento non ci siano dichiarazioni ufficiali riguardo a una possibile acquisizione, è chiaro che già la collaborazione tra le due piattaforme potrebbe rallentare le misure prese dal Governo. Inoltre, il neoeletto presidente Donald Trump ha dichiarato che si opporrà al divieto e potrebbe agire per impedirlo. In questo scenario così mutevole, ogni ipotesi resta ancora in bilico. Se TikTok dovesse davvero finire nelle mani di Amazon, la separazione tra intrattenimento e shopping sarebbe destinata a dissolversi ulteriormente, ma con quali effetti su privacy e concorrenza nel mercato digitale?