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Come mai ogni giorno è la giornata nazionale o mondiale di qualcosa

Anche i brand si sono accorti dell’efficacia di queste ricorrenze

Come mai ogni giorno è la giornata nazionale o mondiale di qualcosa Anche i brand si sono accorti dell’efficacia di queste ricorrenze

Da diversi anni sembra che quasi quotidianamente ci sia la ricorrenza nazionale o mondiale di qualcosa – dalla giornata internazionale della felicità alla giornata mondiale della pizza, passando per quella della Terra, del sorriso o persino del sonno. Lo si nota in particolare sui social network, dove spesso si celebrano queste ricorrenze – che però non sono tutte uguali, e tanto meno hanno gli stessi scopi. Alcune fanno parte di un calendario ufficiale delle Nazioni Unite, creato allo scopo di convogliare l’attenzione della società verso specifici temi. Per l’ONU le giornate mondiali sono innanzitutto un’occasione per sensibilizzare la popolazione su questioni di rilevanza internazionale, collegate ai principali ambiti di intervento dell’organizzazione – come la pace, la sicurezza, lo sviluppo sostenibile o i diritti umani. Queste iniziative in genere offrono l’opportunità alle persone di entrare in contatto per la prima volta o approfondire un determinato tema, come per esempio le ​​malattie rare. Ma l’istituzione di una giornata internazionale è anche uno strumento di advocacy, cioè volto a stimolare maggiori donazioni economiche e per fare pressione sui governi affinché adottino politiche mirate su certe materie.

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Le giornate internazionali promosse dall’ONU a oggi sono poco più di 200. Nel 2014 erano circa 120 e già ci si iniziava a chiedere se non fossero diventate troppo numerose: un paio d’anni dopo un diplomatico delle Nazioni Unite, parlando con l'emittente radiofonica NPR, non nascose le sue perplessità a riguardo, sottolineando che continuare ad aggiungerne altre avrebbe determinato la graduale perdita di rilevanza di quelle già esistenti. Il problema, infatti, è che i temi di queste giornate sono piuttosto arbitrari. Le ricorrenze vengono proposte dai singoli Stati membri all’Assemblea generale dell’ONU, che poi vota per approvare o meno le richieste. Ad esempio, la giornata mondiale dell’autismo – che cade il 2 aprile – è stata istituita nel 2007 su iniziativa del Bangladesh, che però la presentò solo perché all’epoca la figlia del primo ministro era una psicologa infantile esperta di questo tema: sebbene fosse effettivamente importante, dunque, non c’era un vero e propria motivo per dedicare una giornata a questa condizione piuttosto che a un’altra. L’istituzione delle singole ricorrenze in genere non richiede uno sforzo economico da parte degli Stati che le propongono o le accolgono, anche per questo continuano ad aggiungersene di nuove. Le giornate nazionali, invece, di solito vengono istituite dai singoli governi tramite un apposito iter legislativo. In Italia, ad esempio, per stabilire una nuova ricorrenza di questo tipo è necessario che il parlamento approvi, di volta in volta, un’apposita legge in merito, ma anche in questo caso la scelta del tema è piuttosto arbitraria e influenzata dalla legislatura in corso. Lo scorso 15 aprile in Italia si è ad esempio celebrata per la prima volta la giornata nazionale del Made in Italy, mentre il 20 marzo era stata la prima giornata nazionale delle università – lo stesso giorno in tutto il mondo ricorreva già la giornata della felicità, insieme a quella della lingua francese.

L’importanza delle giornate nazionali e mondiali per i brand

Oltre alle giornate mondiali istituite dall’ONU e a quelle nazionali volute dai governi, ci sono moltissime altre ricorrenze di natura privata e non riconosciute formalmente, promosse da organizzazioni di vario tipo, tra cui anche aziende. In quest’ultimo caso spesso l’iniziativa è a puro scopo di marketing, come per il World Nutella Day o il Carbonara Day. Tali giornate non sono indicate in alcun registro ufficiale, dunque per costituirle occorre solo essere in grado di strutturare un’imponente campagna di comunicazione. Non ci sono studi o dati precisi che quantificano gli effetti di queste ricorrenze, ma se ben sfruttate possono essere molto utili per un marchio, soprattutto online, diventando un’occasione per promuovere i propri prodotti e ottenere maggiore visibilità. Gli Stati Uniti sono particolarmente prolifici e creativi con le giornate nazionali, tanto che a volte ne vengono celebrate quotidianamente più di una. Tra le molte, ci sono ad esempio la giornata della pizza con l’ananas, della chiavetta USB, delle gomme per cancellare o quella che rende omaggio a chi va in ufficio in pigiama. Ma come si fa a registrarle? Basta semplicemente andare sul sito apposito National Day Calendar, che funge da archivio storico da cui migliaia di media outlets attingono per comunicare queste peculiari festività. Negli USA molte giornate nazionali riguardano il settore gastronomico, e sono particolarmente efficaci nello spingere le persone ad acquistare prodotti a cui – in alternativa – magari non avrebbero pensato, solo per rispettare la ricorrenza. È questo il caso ad esempio dell’Avocado Day o del Milkshake Day. Lo stesso Ice Cream Day fu istituito dal presidente Ronald Reagan nel 1984 proprio per incentivare la vendita di gelati. Negli anni, poi, negli Stati Uniti a questa ricorrenza (che cade la terza domenica di luglio) si sono aggiunte la giornata del gelato a colazione, quella della torta-gelato, del gelato alla vaniglia e di quello alla pesca, tra le molte a tema gelato: segno che forse si sta un po’ esagerando con le giornate nazionali e mondiali di qualsiasi cosa?