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L'evoluzione dello stile di Enrico Mentana

La storia del giornalista a poche ore dalla #maratonamentana

L'evoluzione dello stile di Enrico Mentana  La storia del giornalista a poche ore dalla #maratonamentana

Gli Stati Uniti hanno Seth Meyers, l’Italia ha Enrico Mentana, e se l’unica differenza è che il primo fa satira politica e il secondo è giornalista, si può di certo dire che entrambi rappresentano le voci fuoricampo della telecronaca delle elezioni americane. Sarà proprio questa notte che gli Stati Uniti eleggeranno il prossimo Presidente del Paese, scontro combattuto da un lato da Kamala Harris, vicepresidente democratica che ha sostituito Biden durante la sua seconda e ultima campagna politica, e dall’altro Donald J Trump, che sta provando a tornare al potere per una seconda volta dopo il mandato del 2016. Il clima politico mondiale è acceso da tempo, con le guerre sulla Striscia di Gaza e in Ucraina che non mostrano segni di cedimento, mentre la crisi economica continua a divampare nella maggior parte degli Stati Occidentali. Dopo il tentato Assalto al Campidoglio del 2021, la paura che i seguaci dell’ex Presidente repubblicano tornino in protesta a Washington è alta. Mentre questa notte gli Stati Uniti d’America scopriranno le sorti del loro destino politico, in Italia, a documentare ogni risvolto delle elezioni a stelle e strisce ci sarà la #maratonamentana, che questa volta porterà il nome di “La Notte Americana”. I programmi live del giornalista e direttore di TG LA7 Enrico Mentana sono un must per tutti gli appassionati di politica italiana e estera, palinsesti da più e più ore che nel corso degli anni hanno finito per segnare non solo la storia del telegiornale del canale 7, ma anche quella della cultura popolare. Mentana stesso (che copre le elezioni americane in diretta dal 1988, quando lavorava alla scrivania del TG1) è diventato un’icona della televisione italiana: insieme a Lilli Gruber, è stato in grado di rendere la politica non solo un terreno accessibile, ma anche un tema più avvincente di quanto i politici italiani possano farlo sembrare.  

@tuttospot80 22 Dicembre 1984 Servizio del Tg1 sul traffico delle vacanze natalizie. #EnricoMentana #Mentana #nataleanni80 #vacanzedinatale #traffico #trafficonatale #natale2022 #natalestaarrivando #anni80 #TG1 #tvanni80 #raiuno #rai #tuttospot80 #anni80ricordi #ricordianni80 suono originale - TUTTO SPOT 80

Enrico Mentana, classe 1955, è diventato giornalista professionista agli inizi degli anni ’80. Nel decennio precedente è stato direttore della rivista Giovane Sinistra e vicepresidente della Federazione Giovanile Socialista Italiana. Fin dai suoi esordi televisivi alla RAI, il giornalista si è distinto per un look caratterizzato da grandi occhiali da vista, completi in lana grigia e grandi cravatte colorate - come volevano quegli anni. Se nel tempo i completi del conduttore sono diventati meno rigidi, più rilassati, con cravatte che sparivano, sostituite da colletti della camicia azzurra aperta o leggere giacche nere, ci sono dettagli dello stile di Mentana che sono rimasti invariati. Insieme a un grande paio di lenti squadrate, gli schermi degli italiani hanno sempre riconosciuto Mentana per la sua capigliatura riccia, tenuta durante ogni passaggio televisivo: dal TG1 al TG2, fino alla fondazione del TG5 (1992) e al lancio di Matrix, passando infine per l’arrivo alla direzione di TG LA7, nel 2010.

Oltre al look, che non è mai cambiato (anche se adesso sembra apprezzare particolarmente le cravatte verdi), ciò che ha affermato veramente Mentana nel giornalismo italiano è stato il suo impegno per una cronaca trasparente e innovativa: quando, durante la campagna elettorale regionale del 2010, erano stati sospesi tutti i talk show politici, il giornalista ha lanciato il “Mentana Condicio - Vietati in tv, liberi sul web”, una trasmissione che, dato che era trasmessa online sul sito del Corriere della Sera, non subiva regolamentazioni. Con lo stesso spirito d’intraprendenza, schivo di ogni soggezione, Mentana ha lanciato l’ormai popolare #maratonamentana anche su LA7, con programmi che spaziano tra le presidenziali americane, le elezioni italiane, europee ed edizioni speciali in occasione di avvenimenti d’impatto come gli attentati terroristici o le manifestazioni. Questa notte, il direttore di LA7 torna con una maratona a stelle e strisce incentrata sullo scontro Harris - Trump, uno degli appuntamenti più importanti della politica internazionale di questi ultimi anni. Dalle 23 di questa sera alla mattina del giorno seguente, il pubblico italiano potrà scoprire in diretta chi sarà il prossimo Capo degli Stati Uniti, se il Paese avrà finalmente la prima Presidente donna o se dovrà sottostare nuovamente alla voce di Trump, che dopo lo scampato omicidio di quest’estate sembra più agguerrito che mai.