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L'ascesa dell'alta cucina nella moda

Perché le maison di lusso continuano a collaborare con gli chef stellati

L'ascesa dell'alta cucina nella moda  Perché le maison di lusso continuano a collaborare con gli chef stellati

Il cibo è un'arte, proprio come la moda. A volte un piatto delicatamente preparato può assomigliare ad un abito di haute couture, un vestito in tulle può ricordarci la leggerezza della  pasta sfoglia. Ha perfetto senso, quindi, che le due industrie approfittino della loro rispettiva esperienza e clientela per dare vita a partnership ed inaugurazioni. Più che mai, l'industria del lusso sta cercando nuovi modi per proporre esperienze autentiche e senza precedenti ai consumatori: lontano dalle collab con le star di Hollywood o celebrity, oggi il lusso deve instaurare un vero legame con i propri clienti. In questo caso, gli chef beneficiano di un'influenza unica. Le loro invenzioni all'avanguardia, la loro personalità e come la presentano nei loro piatti sono qualità che gli permettono di raccontare storie fantastiche, offrendo menu degni degli stessi elogi di una bella collezione.

Scegliendo di associare il proprio nome a quello di uno chef stellato e offrendo esperienze gastronomiche ai clienti, le maison di lusso hanno l'opportunità di creare molto più che un semplice acquisto. Possono coinvolgere tutti i sensi, in quello che costituisce due mondi che si intersecano e si completano. Una delle prime collaboraizoni tra maison e ristoranti risale al 1998, quando Giorgio Armani aprì l'Emporio Armani Café a Parigi. In quel periodo, Armani dichiarò a Forbes che desiderava un «nuovo concetto per offrire ai clienti una pausa dallo shopping, un luogo per pranzare o bere qualcosa dopo il lavoro.» Da menzionare anche il Polo Bar a New York e il ristorante Ralph's a Parigi, il quale propone classici americani ai clienti del sesto arrondissement. I brand che si avventurano nell'ospitalità, a volte in collaborazione con chef o barman di fama, spesso raccolgono i loro frutti, rafforzando l'interesse dei clienti nella maison, incoraggiando nuovi acquisti e generando più entrate - il sogno di ogni maison. Più recentemente, si sono aggiunte nuove partnership tra brand di lusso e chef stellati. 

I ristoranti di Louis Vuitton

Nel 2020, Louis Vuitton ha aperto due ristoranti ad Osaka, in Giappone: Le Café V, a Ginza, e Sugalabo V, in collaborazione con lo chef giapponese Yosuke Suga, propongono piatti francesi tradizionali rivisitati secondo le tradizioni nipponiche. Inoltre, il brand francese ha collaborato con lo chef tre stelle Michelin Yannick Alleno (Pavillon Ledoyen, L'Abysse, Le 1947) per un ristorante lounge presso l'aeroporto internazionale Hamad di Doha. Louis Vuitton ha anche aperto il suo primo ristorante indipendente a Saint-Tropez, località di villeggiatura di prestigio, assieme allo chef stellato Mory Sacko, che, a soli 31 anni, è già riconosciuto come uno dei cuochi più decorati della sua generazione. Durante la scorsa estate, il ristorante di Saint-Tropez ha ospitato lo chef Arnaud Donckele (La Vague d'Or, Plénitude) e lo chef pasticcere Maxime Frederic per la stesura del menu.

Dior a Osaka con Anne-Sophie Pic

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Se i ristoranti sopra menzionati non fossero sufficienti a convincervi delle nozze tra moda e gastronomia, il ristorante Monsieur Dior situato nel negozio della marca a Parigi sarà pronto a farvi  cambiare idea, grazie in particolare allo chef Jean Imbert, considerato l'enfant terrible della scena gastronomica francese, e ad Antony Clement. Più recentemente, il ristorante Monsieur Dior ha avuto tanto successo a Parigi da aprire un nuovo locale a Osaka, in Giappone, sotto la guida di un altro incredibile chef stellato Michelin. Anne-Sophie Pic, la chef donna più decorata al mondo, spera di contribuire all'espansione e all'elevazione della maestria culinaria del brand attraverso una partnership a lungo termine. Inizierà la collaborazione con il brand dall'apertura del nuovo ristorante Monsieur Dior a Osaka nel 2025. «Christian Dior è indubbiamente il couturier dell'ideale femminile. Esalta le donne attraverso le linee curve delle sue creazioni uniche. Come chef, questa sensibilità mi tocca e sono orgogliosa di celebrare l'eleganza e l'artigianato francese attraverso questa alleanza,» ha dichiarato la signora Pic in una dichiarazione a WWD.

Gucci Osteria con Massimo Bottura e il Citron Café di Jacquemus

Anche Gucci ha compiuto progressi significativi nel campo culinario. Pensate alla Gucci Osteria, in collaborazione con il famoso chef stellato italiano Massimo Bottura. Gucci Osteria è oggi presente in tutto il mondo, inclusi Tokyo, Los Angeles e, naturalmente, in Italia. Non dimentichiamo l'iconico Citron Café di Jacquemus, le cui collezioni vibranti e colorate evocano le tonalità vivaci della frutta fresca. Collaborare con icone culinarie o includere elementi di gastronomia all'interno del proprio store è una decisione incredibilmente intelligente per i brand di lusso. Non solo aumenta i ricavi, ma consolida i brand come qualcosa di più che una semplice marca d'abbigliamento, diventano elementi culturali della società e vengono riconosciuti per molto più delle loro collezioni. Senza dimenticare che lavorare e collaborare con chef stellati significa ovviamente che il cibo è delizioso, il che è sempre un punto positivo.