Le origini della Tecktonik
Una danza Made in France
15 Novembre 2023
Mentre dall'altra parte dell'Atlantico si diffondevano il krumping e la breakdance, in Francia cominciava ad emergere la Tecktonik. Una danza profondamente radicata nella cultura popolare francese agli inizi dei primi anni 2000, si è fatta strada tra i giovani proprio nel periodo in cui sfoggiare infradito, capelli a forma di cresta, pantaloni attillati, cinture borchiate e guanti fluorescenti era la moda del momento.
Ecco la storia di questo fenomeno culturale, a partire dalle sue vere origini.
Il Metropolis
All'epoca, le danze tradizionali in Francia si limitavano al Can Can, uno stile poco adatto alla nightlife parigina. Le origini della Tecktonik risalgono ad Alexandre Barouzdin e al suo partner Cyril Blanc. Dopo aver studiato economia internazionale, Barouzdin si trasferì a Londra, cominciando a lavorare nel settore degli eventi in un periodo in cui i DJ house e la techno erano ancora considerati underground. Tornati a Parigi, Barouzin e Blanc iniziano a organizzare feste per i giovani parigini, e videro nel club Metropolis, un magazzino sotterraneo nella periferia parigina del 91, la culla ideale per un nuovo movimento. Non passò molto tempo prima che le loro serate diventassero popolari, influenzando in seguito anche altri locali, come La Loco (precursore della Machine du Moulin Rouge), Mix Club e Red Light a Montparnasse.
I due appassionati di nightlife stavano cercando di dare nuova vita ad una città priva di stile personale. Barouzdin e Blanc inventarono la Tecktonik unendo i ritmi inebrianti del jumpstyle belga agli elementi hardstyle della scena olandese, trovando ispirazione dalle placche tettoniche che si scontrano e che creano scosse telluriche. Le serate al Metropolis, come Blackout, Electro Rocker e Tecktonik Killer, raggiunsero il successo attirando soprattutto i giovani delle banlieue. Con l'avvento di Internet, la Tecktonik e il suo stile distintivo iniziarono a conquistare un pubblico più ampio - nei giorni precedenti all'arrivo effettivo dei social media, YouTube e Dailymotion regnavano ancora sovrani. I video di giovani che si esibivano a ritmo di musica elettronica si diffusero rapidamente suscitando la curiosità degli adolescenti del centro città, e il movimento trovò spazio anche in video musicali come À cause des garçons della cantante francese Yelle. Nel settembre 2007, la Techno Parade, orchestrata dall'ex ministro della Cultura Jack Lang, puntò i riflettori su questa nuova tendenza precedendo l'intervento del Gruppo TF1 come ambasciatore culturale. La Tecktonik si diffuse per le strade di Parigi grazie ai ballerini che si scontravano in battles per le piazze della città, una moda che trasformò la danza da movimento underground a esportazione francese.
Più che una semplice danza
Descrivere lo stile di questa danza non è così facile. Tecktonik era il risultato di una fusione dinamica di vari stili electro, in particolare Vertigo e Milkyway. Ogni stile apportava il proprio contributo, riflettendo la diversità di movimento che si riscontra nella cultura hip-hop, dove il popping e il locking coesistono armoniosamente. L'electro dance contemporanea era caratterizzata da una fusione di movimenti talvolta descritti come "violenti", eseguiti al ritmo di musica tech house ed electro. Ispirata anche al voguing e all'hip-hop, la Tecktonik sviluppò una grammatica di movimenti di base che venivano applicati a un'estetica groovy. I ballerini che si dilettavano in questo stile erano straordinariamente agili, sapevano fare movimenti rapidi e sincronizzati con le mani che a volte ricordavano il voguing, mentre le gambe si spostavano in modo dinamico, scivolando sul pavimento e cambiando direzione a seguendo il ritmo. La Tecktonik è stata inizialmente percepita come spasmodica e disorganizzata, ma si articolava con precisione, diventando una forma di esercizio atletico.
L'atteggiamento dei ballerini aveva un ruolo cruciale, caratterizzato dai numerosi sorrisi e da una disinvoltura eccezionale. La musica dettava i movimenti, mentre l'attenzione al ritmo e una precisione robotica rimanevano di primaria importanza. Dato che la Tecktonik fu una parte essenziale della cultura giovanile francese, era associata a tendenze di moda specifiche, tra cui il taglio mullet, i colori vivaci e i vestiti aderenti. Nonostante il successo iniziale come sottocultura underground, la Tecktonik finì per cedere sotto la pressione del suo stesso successo, trovando la fine proprio appena venne riconosciuta internazionalmente.
Le complicazioni di un'eccessiva copertura mediatica
La venerazione del movimento Tecktonik derivava principalmente dalla sua natura underground, profondamente radicata nelle sottoculture francesi. La copertura mediatica che ricevette, attirando sia attenzioni positive che scherno, fu un fattore chiave. Sostenuti dal gruppo TF1, i fondatori concessero la licenza del marchio, sviluppando il franchising con una gamma di prodotti. Dalle bibite energetiche alle borse e alle magliette, il successo commerciale fu folgorante. Sebbene l'apertura di un negozio a Parigi riuscì a generare un fatturato impressionante, la popolarità del movimento cominciò a diminuire. L'intensa copertura mediatica mise in luce ciò che si nascondeva nelle discoteche underground e la proliferazione di prodotti derivati relegò gradualmente la danza stessa in secondo piano.
La Tecktonik si trasformò gradualmente, passando dall'essere un movimento culturale che riuniva i giovani, ad un vero e proprio business. Secondo Murielle Lellouch, amica dei fondatori e direttrice del negozio parigino del brand, «l'aspetto del mercato di massa ha soffocato l'essenza fondamentale». Le serata dedicate cessarono, i gruppi che si riunivano al Trocadéro per le battaglie scomparvero e il movimento svanì nell'ombra. Nonostante ciò, la Tecktonik rimane sinonimo di sottocultura francese. Chi ha partecipato agli eventi di Barouzdin nei primi anni 2000 ricorda con emozione i giorni in cui la Francia era la culla di un movimento di danza innovativo. Ancora oggi, dopo aver bevuto qualche qualche drink, i francesi più fedeli (per non dire noi) esibiscono con orgoglio i loro passi di Tecktonik, perpetuandone l'eredità nella memoria collettiva.