La Napoli di Brett Lloyd in mostra alla Thomas Dane Gallery
Il fotografo britannico ha presentato una selezione di fotografie del suo progetto Napoli, Napoli, Napoli
03 Aprile 2023
Sabato primo aprile nella cornice partenopea di Thomas Dane Gallery, il fotografo britannico Brett Lloyd ha presentato una selezione di fotografie del suo progetto personale intitolato Napoli, Napoli, Napoli. Un’anafora che nelle bianche sale e lungo la terrazza coperta della galleria risuona come un inno giovanile, un coro da stadio. Pompeiane figure di un Satyricon ormai spento, disallestito delle complesse volute e dei ricchi pendenti alla Castellani. Lloyd ci restituisce una nudità semplice, vera, adolescenziale, che ha il sapore salato dei bagni estivi e forse ci acceca come il sole al suo zenit. Non si sentono voci, ma sguardi attenti e impavidi di scugnizzi da centri sociali, che appaiono algidi e inscalfibili protagonisti scultorei di un “picciolo” romanzo di formazione all’italiana, affollato di corse in motorino, cadute e di quell’inspiegabile, in quanto atavica, sensazione di appartenere a qualcosa di più complesso e meno circoscrivibile di una città. «C'è qualcosa in Napoli che racconta l'intero arco del suo passato» ha detto lo stesso Lloyd raccontando il suo rapporto con la città di Napoli, con cui il fotografo ha avuto un vero e proprio colpo di fulmine. «Come disse una volta Pier Paolo Pasolini a proposito di Napoli "La gente vive come se non ci fosse una rottura con la sua storia antica» ha aggiunto.
L’essere maceria e tempio, luce e notte, miseria e nobiltà, quell’eterna Dicotomia che è la Napoletanità. Da Von Glöeden a Jared French e Paul Cadmus il fotografo ricostruisce una Mitica Arcadia rionale, in cui echeggiano memorie di affreschi pompeiani e di vanesie pose di enfants terribles tanto tormentati quanto delicati, solo nell’apparenza fragili come petali, ma solidi nella loro identità. I napoletani di Lloyd cotti dal sole, bronzei e impavidi, hanno sguardi spavaldi, ma palmi aperti; mediterranei Stephen Tennat’s, sognatori di ieri e domani. L'evento, inoltre, è stato l’occasione per un charity a favore dell’Associazione Friends of Naples Onlus impegnata in progetti di restauro.