
I nuovi creativi da tenere d’occhio a ITS Contest 2025
L’annata record al concorso di Trieste per i giovani designer
24 Marzo 2025
Per capire quale sarà il futuro del fashion design bisogna andare a Trieste, dove, da 23 anni a questa parte si tiene l’ITS Contest. L’iniziativa di scouting fondata da Barbara Franchin nel 2002 ha l’obiettivo di valorizzare e supportare i giovani creativi: per farlo, ITS mette a disposizione gli spazi dell’Arcademy ai designer per dieci giorni di residence in cui poter utilizzare nuovi strumenti e imparare da alcuni dei migliori esponenti della fashion industry. Quest’anno la Fondazione ha deciso di fare un passo in più per la promozione dei nuovi talenti, decidendo di estendere il premio iniziale di 10mila euro a tutti i partecipanti selezionati. Si tratta a tutti gli effetti di un’occasione imperdibile per tutti gli organi del sistema moda italiano e internazionale: i giovani scelti da ITS hanno l’opportunità di farsi conoscere, di capire che direzione prendere dopo la laurea o persino di imparare a lanciare la propria attività; i componenti della giuria hanno modo di conoscere gli interessi delle nuove generazioni e possibilmente di scovare nuovi creativi da arruolare nei propri atelier, mentre la stampa ha una visione diretta dei valori e dello stato della moda futura. Durante le presentazioni dei dieci designer e delle loro collezioni alla ITS Arcademy, uno spazio che fonde archivio e accademia (e che rappresenta il primo museo di moda contemporanea in Italia), sono emersi proprio i loro valori, forza trainante di ciascun progetto. Dal benessere alla sostenibilità, dalla preservazione dei ricordi alla funzionalità e inclusività, i partecipanti di ITS Contest 2025 hanno offerto un anticipo di tutto ciò a cui la moda presterà attenzione negli anni a venire.
Più che una gara, ITS Contest offre «un’esperienza condivisa». Durante il periodo di residence c’è la possibilità di confrontarsi, di collaborare e di mettersi in discussione. I designer scelti per la nuova edizione (un processo di selezione che ha coinvolto anche la giuria composta da numerose figure affermate del calibro di Andrea Rosso, Serge Carreira, Orsola de Castro, Sara Sozzani Maino, Marco Sammicheli, Carlo Giordanetti, Emanuele Coccia, Luca Rizzi, Maria Sole Ferragamo, Matteo Ward, Stefano Gallici) sono dei fuoriclasse. Naya El Ahdab, designer francese classe 2002, ha realizzato la collezione Neuroblastome per le persone affette da disabilità che fonde eleganza sartoriale, silhouette dal taglio scultoreo e colori neutri. I look, che includono trench, abiti e l’innovativo seated dress, sono strutturati per rendere più comoda la seduta grazie a imbottiture, mentre pieghe e morbidezze innalzano il design. Oppure Macy Grimshaw, anche lei francese, classe 2001, ha trovato ispirazione nella nonna per la sua collezione, che tratta il tema della malattia dell’Alzheimer e dei suoi effetti in maniera dolce e nostalgica. La carta è protagonista della sua collezione Rue de Mauricette, strumento principale dei ricordi e della memoria. Le foto della nonna da giovane sono state stampate su grandi poster e indossate così com’erano, le lettere del marito sono state stampate su una tuta color carne, sbiadendo naturalmente con il passare del tempo.
Ancora Qianhan Liu, designer cinese classe 1998, esplora tematiche come la ricerca ossessiva per il benessere e il lifestyle utopico contemporaneo in una collezione filosofica, che prende ispirazione dalla cultura occidentale e orientale in egual maniera. Il preppy americano, la sartoria tradizionale e il drappeggio tipico dei templi est-asiatici convergono in look in cui il legno, stampato sulla pelle, diventa abito, giacca, pantaloni e scarpe. Oltre alla residence e ai 10mila euro distribuiti ai partecipanti della nuova edizione, i premi messi a disposizione da ITS Contest e dai suoi supporter sono stati tantissimi. Il vincitore del premio della giuria, Maximilian Raynor, riceverà un servizio personalizzato dalla Fondazione in linea con le sue esigenze, a conferma dell’impegno di ITS Arcademy per aiutare concretamente i propri allievi. Raynor, classe 1998, con la sua Manor for Heaven ha conquistato per la sua creatività e drammaticità. I look incarnano lo spirito sognante e narrativo del designer, che ha preso ispirazione dalla storia e dal teatro per realizzare un universo dedicato alla community degli oppressi impegnati in una protesta anti patriarcale.
In una nuova edizione carica di talento, ITS Contest è tornato così a rappresentare le nuove generazioni e la direzione della moda futura. La Fondazione ha anche avuto l’occasione di ribadire l’importanza della collaborazione in un periodo in cui il sistema moda italiano (e internazionale) si trova in profonda difficoltà. Durante la conferenza stampa era presente anche il Sottosegretario alla Cultura Sen. Lucia Borgonzoni, che ha affermato che la moda dovrebbe venire maggiormente inclusa nell'operato del Ministero della Cultura. Per supportarla, ha aggiunto Borgonzoni, «abbiamo iniziato con il PNR e i 155 milioni messi nelle imprese culturali e creative, e abbiamo insistito perché nella legge sul Made in Italy ci fosse una parte dedicata alla moda». Durante la conferenza Barbara Franchin ha affermato che ITS avrebbe «molto bisogno che il sistema italiano ci sostenesse». La fondatrice ha sottolineato che l’italia è «una nazione che vive del comparto moda, perciò dovremmo riuscire a comportarci da squadra e imparare a fare sistema». Le parole di Franchin confermano ancora una volta come, nonostante l'enorme bacino di talenti da cui l'italia potrebbe attingere, il Paese necessita di migliori strumenti. Fondazione ITS, dalla bellissima Trieste, sta dimostrando come si può fare.