
Sandra Mujinga è la protagonista della nuova campagna KUBORAUM
L’installazione dell'artista alla Kunsthalle di Basilea esplora il confine tra forma e invisibilità
28 Febbraio 2025
Conosciute principalmente per l'uso della scultura, del video e del suono, le opere di Sandra Mujinga traggono ispirazione dalla fantascienza, dalla teoria postumana e dalle tattiche di sopravvivenza, con figure spettrali avvolte, allungate e sfuggenti, che invitano lo spettatore a sfidare la percezione di sé e degli altri, così come il confine tra visibile e invisibile. Questi temi si integrano perfettamente nella filosofia e nell'estetica sfaccettata di Kuboraum, trasformando chi li indossa in un essere non convenzionale e controculturale: la visibilità diventa sia rischio che resistenza, un mezzo per sfidare gli altri e trasformare la propria identità in modo sorprendente. Le sue installazioni immersive, che pulsano con bassi profondi e texture luminose e senzienti, le sono valse il plauso della critica, tra cui il Preis der Nationalgalerie (2021) e mostre alla Biennale di Venezia (2022), alla Kunsthalle Basel e al Guggenheim Museum.

Fondato a Berlino nel 2011 da Livio Graziottin e Sergio Eusebi, KUBORAUM è un brand di eyewear nato per sfidare il concetto stesso di occhiale e i trend di massa. Le Mask del brand si adattano al volto dell'indossatore esaltandone la personalità e il carattere. Per il brand gli occhiali sono più che semplici accessori, sono un simbolo di protezione, di rifugio ma anche uno strumento per divertirsi. Ogni Mask è realizzata artigianalmente in Italia, in perfetta fusione con la tradizione veneta, ma porta con sé con un'impronta berlinese, simbolo della creatività e della ricerca estetica anticonvenzionale del brand. Il progetto di Graziottin ed Eusebi cura ogni aspetto della creazione, preservando l’eccellenza artigianale e rispettando l’ambiente dalla progettazione alla produzione a scopo etico e umanistico. Nell'universo KUBORAUM, ogni Mask diventa una “stanza cubica” in cui rifugiarsi ed esplorare la propria identità, un concetto che si rifà perfettamente al tema centrale dell'installazione firmata Sandra Mujinga in mostra adesso a Basilea.