A Guide to All Creative Directors

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Digital Cover n.21

Cos’è la prima cosa che pensiamo quando pensiamo al porno? A seconda delle epoche e delle generazioni l’immagine può cambiare. Nella sua versione più stereotipata, la parola “porno” evoca l’immagine di videocassette dai nomi sopra le righe, di scene e trame spesso pretestuose ormai diventate meme come il celebre “Help me stepbro, I’m stuck”, o, nelle parole della ex-pornostar Elena Grimaldi: «Se chiedi a cento uomini l’immaginario comune del porno è l’idraulico. Ma quando cazzo mai ti è arrivato l’idraulico a casa e hai iniziato a scopare? L’immaginario è il muratore. Ma anche un’americana alta e bionda con le tette rifatte nella villa paradisiaca con piscina». Il porno, in effetti, è anche quello – specialmente nell’era di grandi portali come Pornhub, ad esempio, dove i film pornografici degli anni ’90 sono andati atomizzandosi in singole scene, cambiando la natura stessa del genere pornografico, della sua produzione e soprattutto del suo consumo. Oggi le cose sono ancora diverse. Accanto all’industria della produzione di porno professionale ne è sorta una nuova, quella di OnlyFans, che non solo è diventata in pochi anni più dirompente di quella tradizionale, ma che è cresciuta tanto da saturare in pochissimo tempo. Adesso, nel suo forsennato evolversi, sta iniziando a convivere in maniera più o meno pacifica con il mondo del porno professionale, separata da esso da una barriera sempre più permeabile. Tutto cambia affinché tutto resti lo stesso, insomma, o come ci ha detto la creator di OnlyFans Annalisa Oddone, in arte Annalisa Atomic Blonde, «quelli del sesso e del piacere sessuale sono servizi e lavori che vanno avanti da una vita: si stanno digitalizzando sempre di più ma non avranno una fine. L’eccitazione del pagare e giocare a livello sessuale con qualcuno di sconosciuto fa parte dell’essere umano». In effetti, chi volesse tracciare una storia di questo tipo di media scoprirebbe che non hanno un vero inizio ma sono vecchi quanto l’umanità stessa. Non di meno, il sesso sullo schermo un inizio lo ha: generalmente se ne fissa la nascita nel 1972 con l’uscita della pellicola Gola Profonda di Gerard Damiano, il primo porno con una trama. La sua apparizione segnò l’avvio di un fenomeno che, più che una storia vera e propria, ha attraversato una sorprendente e multiforme evoluzione. Ed è proprio questo che stiamo per scoprire.

Adesso, nel suo forsennato evolversi, sta iniziando a convivere in maniera più o meno pacifica con il mondo del porno professionale, separata da esso da una barriera sempre più permeabile. Tutto cambia affinché tutto resti lo stesso, insomma, o come ci ha detto la creator di OnlyFans Annalisa Oddone, in arte Annalisa Atomic Blonde, «quelli del sesso e del piacere sessuale sono servizi e lavori che vanno avanti da una vita: si stanno digitalizzando sempre di più ma non avranno una fine. L’eccitazione del pagare e giocare a livello sessuale con qualcuno di sconosciuto fa parte dell’essere umano». In effetti, chi volesse tracciare una storia di questo tipo di media scoprirebbe che non hanno un vero inizio ma sono vecchi quanto l’umanità stessa. Non di meno, il sesso sullo schermo un inizio lo ha: generalmente se ne fissa la nascita nel 1972 con l’uscita della pellicola Gola Profonda di Gerard Damiano, il primo porno con una trama. La sua apparizione segnò l’avvio di un fenomeno che, più che una storia vera e propria, ha attraversato una sorprendente e multiforme evoluzione. Ed è proprio questo che stiamo per scoprire.

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L'Era digitale

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OnlyFans e il porno oggi

Trovi tutte le foto nel calendario future porn disponibile da nss edicola

Credits

Photographer Andrea Ariano
Stylist Antonio Autorino
Head of Editorial Content Francesco Abazia
Editorial Coordinators Elisa Ambrosetti, Cecilia Corsetti, Emanuele Ghebaur
Text Lorenzo Salamone
Web Development Brownie

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