Capri Holdings ha davvero messo in vendita Versace e Jimmy Choo?
Dopo il blocco dell'acquisizione di Tapestry, il gruppo starebbe cercando nuove alternative
16 Dicembre 2024
Dopo il blocco dell’acquisizione di Capri Holdings da parte di Tapestry dello scorso ottobre, a pochi giorni dalla fine dell’anno hanno cominciato a circolare voci circa la possibile messa in vendita di Versace e Jimmy Choo da parte del gruppo fondato da Michael Kors. WWD riporta che la Capri Holdings avrebbe contattato la banca inglese Barclays per discutere di una possibile cessione e del metodo migliore per trovare compratori; nessuna delle due parti ha preferito commentare il rumor, perciò non è chiaro se i due brand verranno venduti insieme o meno. La testata online ha riportato inoltre che la Barclays vorrebbe iniziare a ricevere delle proposte prima di Natale. L’operazione da $8,5 miliardi del merger tra Tapestry e Capri era stata bloccata dall’antitrust americano perché secondo gli Stati Uniti avrebbe dato vita a «un’operazione di monopolio del mercato del lusso accessibile» nonostante le vendite dei brand di Capri Holdings siano in calo da tempo, perciò è possibile che il gruppo stia cercando altri modi per liberarsi delle aziende che fatturano meno al fine di concentrarsi sul marchio Michael Kors. Lo scorso ottobre, Pambianco News aveva condiviso che tra gli interessati ad acquisire Versace ci potrebbero essere Exor, di proprietà di John Elkann, e Kering.
@immaculate.style The Tapestry and Capri Holdings $8.5 Billion merger deal has collapsed, and now Capri Holdings may have to sell off assets in order to rebuild. The likely brand they sell off is Versace, which still generated $1.1 Billion in revenue last fiscal year. If you were a fashion brand portfolio manager, would you look into acquiring the Versace brand today? #versace #coachnewyork #michaelkors #fashionnews original sound - Antonio Padilla
Nonostante alcune voci riportino l’interesse da parte di Exor e Kering, secondo le previsioni di mercato è possibile che la Barclays sia costretta a organizzare una vendita all’asta per i due brand. Da quando gli Stati Uniti hanno bloccato l’operazione di Tapestry, il titolo di Capri Holdings in Borsa è crollato. È dal 2022 che Capri pianifica un’operazione strategica per rialzare il gruppo - due anni fa, aveva persino messo in conto la vendita dell’intera azienda - e il CEO di Capri aveva cominciato a discutere con possibili compratori di Versace e Jimmy Choo prima che Tapestry si facesse avanti. Adesso che il merger è stato bloccato, alla Capri Holdings non resta che riprendere in mano il progetto di rilancio che aveva messo da parte.
Ma perché vendere Jimmy Choo e Versace e tenere Michael Kors? Quest’anno, i due brand che adesso potrebbero essere in vendita hanno riportato diverse perdite di fatturato: nella prima metà del 2024 Jimmy Choo ha riportato un calo del 0,6%, mentre Versace ha osservato una grave crisi del 22,1%. Rimuovere i due brand dal gruppo potrebbe permettere alla Capri Holdings di concentrarsi sul marchio più redditizio ed espanderlo, malgrado anche le vendite di Michael Kors abbiano subito dei colpi bassi quest’anno. Per il CEO di Capri Holdings, John Idol, l’errore più grande è stato togliere dal mercato alcuni degli articoli più popolari di Versace, statement piece che mantenevano salda l’identità del brand e tenevano alte le vendite. Persino l’elevazione del brand che è stata messa in atto negli ultimi anni ha contribuito al declino di Versace, ha detto il CEO secondo quanto riportato da WWD, che con l’aumento dei prezzi riconosce di aver perso una concreta fetta di consumatori aspirazionali. Adesso toccherà ritornare a quella clientela, ha commentato Idol, mentre per Jimmy Choo servirà virare verso un’offerta più casual. Sempre che la vendita dei due brand non avvenga veramente.