Liberato è il nuovo talento italiano che incorpora la rinascita di Napoli
"Tu T’e Scurdat’ ‘e me" è la sua ultima traccia e una celebrazione della classe creativa della bella Napoli
10 Maggio 2017
La Baia di Trentaremi, a Posillipo, è uno dei posti più suggestivi di una città che della suggestività ne ha fatto un emblema - giusto ad un tuffo di distanza dal parco sommerso della Gaiola, un piccolo miracolo della natura che si è strappato al mare per generare una vera e propria piscina di acqua salata.
Trentaremi è il punto d’approdo della storia narrata da Liberato nel suo secondo pezzo, un ritorno attesissimo avvenuto proprio durante quel 9 maggio diventato oramai un classico. Si chiama Tu T’e Scurdat’ ‘e me ( ndt mi hai dimenticato ) ed è il perfetto campionario di quell'immaginario napoletano a cui Liberato ci aveva abituato.
Partendo dai quartieri popolari di Piazza Mercato, risalendo Napoli per il Lungomare e citando alcuni dei suoi più storici quartieri (come Forcella, Nisida, Marechiaro), l’approdo di Liberato rappresenta la rivincita di Napoli e della sua classe creativa. Dialetto, inglese, sonorità uptempo per quello che è stato definito in tanti modi – il più azzeccato dei quali è forse Shlohmo napoletano – , uniti a formare una miscela nuova, avvolta dal mistero della sua identità.
Il tutto viene raccontato secondo la riconoscibile estetica di Francesco Lettieri, regista sia del primo che di questo video, che riesce a raccontare la sua città rivestendola di una patina sognante ma contemporanea.
Una patina a cui noi di nss magazine siamo stati felici di collaborare.
La rinascita di Napoli passa attraverso la sua musica, la sua arte e la sua valorizzazione.
La rinascita di Napoli passa anche attraverso Liberato.