A Guide to All Creative Directors

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Il successo di Ozempic sta incidendo sulle vendite di dolciumi

Problemi in vista per l'industria dello zucchero

Il successo di Ozempic sta incidendo sulle vendite di dolciumi  Problemi in vista per l'industria dello zucchero

L’impatto sulla salute derivante da un consumo eccessivo di zucchero è ormai ben documentato, ma il mercato globale legato a questo prodotto continua a prosperare. L'avvento di nuovi farmaci dimagranti sta però aprendo scenari inediti, mettendo potenzialmente in discussione una domanda che finora si è dimostrata resistente a quasi ogni tipo di campagna di sensibilizzazione o intervento legislativo. Al centro di questa trasformazione ci sono medicinali come Ozempic, Wegovy e Mounjaro, noti per la loro capacità di ridurre l’appetito, che stanno rivoluzionando non solo il trattamento dell’obesità ma anche il rapporto culturale tra consumatori e cibo. Tale classe di farmaci, inizialmente sviluppata per il trattamento del diabete, sta guadagnando molta popolarità. Agendo direttamente sul cervello, riducono la fame e persino quelle voglie "nervose" che spesso spingono al consumo di alimenti ipercalorici e zuccherati. Ma gli effetti positivi non si limitano al dimagrimento: più in generale, molti pazienti segnalano una riduzione di tutte le dipendenze, dal fumo all’alcol fino all’uso di certe sostanze stupefacenti, cosa che in futuro potrebbe avere importanti ricadute sulle abitudini dei singoli individui. Il cambio di passo non riguarda solo la salute delle persone, ma sta già lasciando tracce tangibili sull’industria alimentare, in particolare negli Stati Uniti.

Negli Stati Uniti, un Paese dove il 74% degli adulti è in sovrappeso e il 40% obeso, la prospettiva di un cambiamento nei consumi sta preoccupando i settori che storicamente hanno prosperato grazie alla diffusione di alimenti dolci e zuccherati. Come riporta il Financial Times, alcune grandi aziende statunitensi attive nel settore-food stanno già iniziando a notare gli effetti di Ozempic sulle vendite: la catena di negozi al dettaglio Walmart, ad esempio, ha segnalato un calo negli acquisti di alimenti, mentre Mondelez, PepsiCo e Hershey hanno registrato una leggera diminuzione del venduto legato con ogni probabilità al crescente utilizzo delle terapie dimagranti. Per le aziende alimentari il timore è che, con la diffusione di tali farmaci, decine di milioni di persone possano non solo ridurre significativamente la quantità di cibo consumato, ma anche cambiare preferenze, orientandosi verso prodotti più sani a discapito di snack confezionati – ricchi di zuccheri e grassi. Il cambiamento potrebbe avere conseguenze da non sottovalutare per il mercato globale dello zucchero, segnala il New York Times.

Sebbene gli effetti concreti si manifesteranno nel tempo, i segnali di una potenziale crisi per produttori e commercianti sono in parte già evidenti, e se da un lato occorre sottolineare che gli alti costi dei farmaci dimagranti rappresentano una barriera significativa alla loro diffusione su larga scala, il mercato potrebbe rapidamente adattarsi ed evolversi. Nel Regno Unito, il governo ha pianificato di rendere il Mounjaro disponibile attraverso il sistema sanitario nazionale. Al tempo stesso si prevede che i prezzi in futuro scenderanno anche in altri Paesi, grazie alla concorrenza tra le case farmaceutiche e a nuove versioni meno costose degli stessi farmaci.L’ampia diffusione dei medicinali dimagranti è stata favorita da un’intensa promozione mediatica. Celebrity, influencer e campagne pubblicitarie mirate hanno alimentato la curiosità e la domanda, rendendo Ozempic e i suoi simili un vero e proprio fenomeno culturale – che peraltro ha investito anche l’ambito moda.

La crescente popolarità di Ozempic e simili porta con sé importanti implicazioni economiche. Se i prezzi dei farmaci dimagranti dovessero scendere, la "crisi degli snack" potrebbe estendersi rapidamente a mercati emergenti come l’India, – dove il consumo di zucchero è il più alto al mondo e l’obesità in aumento. Il mercato dello zucchero potrebbe quindi trovarsi di fronte a una sfida senza precedenti: sebbene la possibilità di riconvertire lo zucchero in prodotti alternativi rappresenti una via d’uscita per il settore, tali processi richiedono tempo e non compenserebbero nel breve termine le perdite nell’industria alimentare. Di fronte a queste dinamiche, è chiaro che i moderni farmaci per la perdita di peso non sono solo una rivoluzione sanitaria, ma anche un potente agente di cambiamento economico e culturale, destinato a ridefinire il rapporto di molte persone con il cibo e a sfidare l’ecosistema alimentare globale. Detto questo, non vanno sottovalutati i possibili effetti collaterali e i limiti dei nuovi farmaci dimagranti: tra i sintomi più comuni si segnalano nausea, diarrea, stanchezza e, in alcuni casi, perdita di capelli. Inoltre, l’efficacia dei farmaci cessa non appena l’assunzione viene interrotta, il che costringe i pazienti a prolungare la terapia per mantenere i risultati ottenuti.