Che cos’è RedNote?
L’app che potrebbe sostituire TikTok in America
14 Gennaio 2025
Mancano ormai pochi giorni al ban completo di TikTok negli Stati Uniti, mentre la Corte Suprema sta ancora valutando le argomentazioni che ne decideranno il destino. Nonostante le pressioni, ByteDance non sembra voler vendere l’app, e i netizens americani si stanno affrettando a trovare un’alternativa. Sebbene YouTube Shorts e Instagram Reels fossero i candidati naturali, la sorpresa è Xiao Hong Shu (o Red, nota come RedNote su Google Play), che ha scalato la top delle app gratuite su iOS e ha attirato i cosiddetti “TikTok refugees”. In Cina, Red è considerata una via di mezzo tra Instagram e Pinterest: oltre 300 milioni di utenti mensili la usano per trovare ispirazione su outfit, ricette e viaggi. Fondata nel 2013 da Miranda Qu e Charlwin Mao, la società è valutata 17 miliardi di dollari dopo il round di finanziamento del luglio 2024, con 140.000 brand già attivi. È la piattaforma n.1 per l’influencer marketing in Cina, superando Weibo, Douyin e WeChat. Tuttavia, la sua identità cinese riaccende il dibattito sulla tutela dei dati, rischiando di vanificare gli sforzi di Washington per allontanare i propri cittadini dal governo di Pechino.
Gran parte dell’interfaccia di Red è ancora in mandarino, il che potrebbe spaesare i nuovi utenti internazionali. Alcuni creator confermano però che, una volta “allenato” l’algoritmo, iniziano a comparire contenuti in inglese. Nonostante il paragone con TikTok, l’app ricorda più Pinterest: il focus resta su foto e contenuti editoriali, pur offrendo una sezione di video in stile feed verticale. I brand del lusso sono già rodati: Louis Vuitton, ad esempio, ha superato 470.000 visitatori unici in una diretta live nel 2024, integrando funzionalità e-commerce per pre-ordinare i capi, come riportato da Vogue Business. Nel frattempo, Lemon8 (sempre di ByteDance) è la seconda app più scaricata su iOS, ma potrebbe essere colpita dalle stesse restrizioni di TikTok, poiché anch’essa appartiene alla casa madre cinese. C’è poi Neptune, piattaforma statunitense ancora in beta, che promette algoritmi più favorevoli ai creator e opportunità di monetizzazione.
Elon owning buy Twitter AND tik tok would actually be worse than anything China could do. media in the US would never be the same again
— 1800s forehead (@dom__dotty) January 14, 2025
Stamattina Bloomberg ha rilanciato il rumor di un possibile acquisto di TikTok da parte di Elon Musk: un’operazione che lo porterebbe a sfidare direttamente Mark Zuckerberg nel mercato dei social occidentali. Molti utenti, però, temono che TikTok possa “rovinarsi” come Twitter post-acquisizione. Allo stesso tempo, il neo-presidente Donald Trump ha espresso la volontà di rinviare il ban per tentare una “soluzione politica”, meno ostile verso le app cinesi rispetto all’amministrazione uscente. Mentre si attendono risvolti legali e possibili colpi di scena, i creator s’interrogano su come salvaguardare i propri guadagni e le proprie community. C’è chi scommette su Red, chi guarda a Neptune e chi si augura che TikTok, quantomeno fuori dagli Stati Uniti, continui a esistere e attirare utenti. Tra incertezze e sperimentazioni, il vero interrogativo resta se il pubblico occidentale sarà disposto a formare da zero un nuovo algoritmo – e se, nel frattempo, un’altra piattaforma ruberà la scena, d'altronde il zeitgeist di TikTok era nato nel 2019 dopo il rebranding dell'app da Musical.ly.