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Il film su Bob Dylan con Timothée Chalamet è stata una scommessa vinta?

Il segreto del successo potrebbe essere l'inusuale campagna promozionale

Il film su Bob Dylan con Timothée Chalamet è stata una scommessa vinta? Il segreto del successo potrebbe essere l'inusuale campagna promozionale

Il 25 dicembre negli Stati Uniti è uscito A Complete Unknown, il film dedicato ad alcuni anni della vita di Bob Dylan. La pellicola arriverà in Europa a partire da metà gennaio – in Inghilterra ad esempio uscirà venerdì 17, Italia giovedì 23, mentre in Francia mercoledì 29. Fin dal suo annuncio, A Complete Unknown ha ricevuto parecchie attenzioni, proprio perché racconta la storia di uno dei musicisti statunitensi più noti e apprezzati di sempre. Ma c’è grande attesa per il film anche per via di alcune sue peculiarità. Una tra tutte: la presenza di Timothée Chalamet nel ruolo di protagonista, che esegue le canzoni di Dylan con la sua vera voce, senza cioè essere doppiato. Per prepararsi al meglio e raggiungere un timbro vocale simile a quello del musicista statunitense, Chalamet ha preso lezioni di canto da uno dei vocal coach più ambiti di Hollywood, Eric Vetro, che nel 2022 aveva seguito Austin Butler per Elvis. La decisione di affidare il delicato ruolo da protagonista a Chalamet, per di più facendolo cantare con la sua vera voce, era stata accolta con molte critiche dai fan di Dylan, diventata oggetto di sarcasmo dato che consideravano l’attore statunitense troppo mainstream e poco adatto a incarnare un personaggio sfaccettato come Dylan. Eppure, grazie anche a una certa somiglianza fisica, la critica ha lodato l’interpretazione di Chalamet: secondo la maggior parte delle recensioni, l’attore ventinovenne ha saputo calarsi bene in un personaggio di per sé iconico, rispettandone la caratura. Il Guardian ad esempio scrive che Chalamet è stato in grado di restituire bene la «comicità insolente» e la «spavalderia» tipica di Dylan, ricamando un personaggio «ipnotico»

Molti osservatori hanno evidenziato come A Complete Unknown si discosti dagli stereotipi tipici dei biopic usciti negli ultimi anni, e molti hanno apprezzato il taglio autoriale e brillante del film. La pellicola, infatti, non affronta la vita di Bob Dylan in modo celebrativo, ma si sofferma su precisi aspetti del personaggio, come il suo carattere e certe fragilità emotive. I fatti che hanno portato alla sceneggiatura di A Complete Unknown provengono in gran parte da Dylan Goes Electric!, una biografia del musicista statunitense curata dallo storico Elijah Wald e pubblicata nel 2015. Esattamente come il libro, il film non racconta l'intera vita di Dylan, ma si concentra su un periodo specifico della sua carriera, che va dal 1961 – anno in cui si trasferì a New York – fino al 1965, quando tenne uno dei suoi concerti più celebri, segnando il passaggio dal folk al rock. Una delle poche recensioni negative di A Complete Unknown è stata pubblicata da Pitchfork, che ha criticato il film diretto dal regista statunitense James Mangold perché non riuscirebbe a valorizzare adeguatamente un elemento narrativo fondamentale: l’allontanamento di Dylan dal folk in favore del rock. «Il tentativo del film di catturare questo conflitto artistico è forzato», scrive la rivista musicale, sottolineando che neanche l'interpretazione di Chalamet sarebbe riuscita a salvare un biopic che, secondo loro, risulta essere «poco elettrizzante».

Il tour promozionale di A Complete Unknown

@nssmagazine Timothée Chalamet with Nardwuar, picking the ‘Brat’ vinyl by Charli xcx + a little shoutout to Aidan Zamiri #timotheechalamet #timothee #nardwuar #brat #vinyl #charlixcx #aidanzamiri #timotheechalametedit #bratvinyl dźwięk oryginalny - Paweł Zarzyna

Per la campagna promozionale di A Complete Unknown, Timothée Chalamet ha preso parte a un press tour decisamente inusuale. Il tutto è iniziato con un look-alike contest su Chalamet, tenutosi a New York, a cui a un certo punto si è presentato lo stesso attore statunitense, facendo diventare virale l’evento. Successivamente ha visitato l'Università del Minnesota, partecipando alle prove della rispettiva marching band che per l’occasione ha eseguito il brano Like a Rolling Stone di Dylan. Chalamet ha poi preso parte ad alcune interviste su diverse reti televisive, locali e non, sorprendendo i fan con la sua conoscenza approfondita del football universitario. Alla première di A Complete Unknown a New York, l’attore ha anche replicato un discusso look di Dylan (con tanto di parrucca bionda), indossato dal cantante statunitense nel 2003 in occasione del Sundance Film Festival. Nel suo complesso, questo approccio ha contribuito a rendere virale e chiacchieratissimo il press tour di A Complete Unknown, generando una vasta copertura mediatica – che è risultata essere molto più incisiva rispetto alle consuete campagne stampa. Sebbene Searchlight Pictures sia la casa di produzione dietro al film, l'approccio promozionale sembra essere stato fortemente influenzato dalle iniziative personali di Chalamet, che ha adottato strategie creative per favorire l’interesse verso A Complete Unknown. In anni in cui i press tour in ambito cinematografico sono sempre più studiati e artificiosi (come nel caso di Barbie o Wicked), Chalamet ha infranto le convenzioni con una campagna innovativa che, con ogni probabilità, ispirerà altre realtà in futuro.