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Gli sconti del Black Friday potrebbero essere uno scam

Come l’influenza, anche i siti fake proliferano d’inverno

Gli sconti del Black Friday potrebbero essere uno scam  Come l’influenza, anche i siti fake proliferano d’inverno

Il Black Friday e il Cyber Monday segnano l’arrivo della stagione natalizia, dove i consumatori sono “praticamente” obbligati a spendere e acquistare. Negli ultimi anni, sempre più persone hanno cambiato le proprie abitudini di shopping, passando dai negozi fisici a quelli online per risparmiare tempo e sfruttare un numero maggiore di offerte. Tuttavia, nonostante la comodità, secondo recenti studi lo shopping online sta diventando sempre più rischioso a causa della proliferazione di siti falsi e truffe legate agli acquisti. Le ultime ricerche di NordVPN hanno evidenziato un incremento significativo nei tentativi dei consumatori di accedere a siti fraudolenti nel periodo che precede le festività natalizie. Il meccanismo di queste truffe è spesso subdolo: molti siti cercano di impersonare marchi conosciuti, ingannando gli utenti attraverso piccole alterazioni negli URL. Ad esempio, possono sostituire una lettera nel nome del brand, passando da “Amazon” a “Arnazon”. In momenti di frenesia per i saldi, è molto facile non notare queste piccole differenze, soprattutto perché il design dei siti falsi è spesso quasi identico a quello originale.

Secondo NordVPN, l’anno scorso quasi 34 milioni di americani sono stati vittime di truffe online durante il weekend del Black Friday. In Italia, nel 2023 sono state registrate 3 milioni di truffe online legate ai saldi, che equivalgono a un italiano su quattro. Nonostante ciò, YouGov ha riportato che quest’anno il 49% degli italiani prevede di fare acquisti per il Black Friday, mentre il 19% è interessato a trovare ottime offerte durante il Cyber Monday, indicando che, malgrado i rischi crescenti, l’attrattiva delle promozioni rimane forte tra i consumatori. Adrianus Warmenhoven, consulente per la cybersecurity di NordVPN, afferma che con l’avvento dell’intelligenza artificiale i criminali informatici sono in grado di creare siti truffaldini in maniera molto più rapida, semplice ed efficace. L’obiettivo finale di queste truffe è raccogliere dati sensibili per poi utilizzare le carte di credito e i conti bancari degli clienti. Nei casi peggiori, i prodotti acquistati non esistono nemmeno, lasciando i clienti a mani e tasche vuote.

@fleurcharman

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Warmenhoven sottolinea che gli strumenti online possono essere d’aiuto per proteggersi, ma è fondamentale imparare a riconoscere le “red flag” di questi siti anche senza un supporto tecnologico. Tra i segnali d’allarme vi sono l’assenza di un indirizzo fisico, di un numero di telefono o di un indirizzo email di contatto. È importante anche verificare i termini e le condizioni e l’informativa sulla privacy del sito, per assicurarsi che disponga di informazioni chiare riguardo a resi, rimborsi e spedizioni. Inoltre, le modalità di pagamento possono essere un indicatore significativo: se un sito offre opzioni insolite come bonifici bancari, criptovalute o carte regalo, potrebbe trattarsi di una truffa. In generale, è sempre bene ricordare che se le offerte sono eccessivamente “assurde”, un motivo c’è.