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Servirà il biglietto per visitare la Fontana di Trevi?

Roma prende esempio da Venezia per risolvere il problema del turismo di massa

Servirà il biglietto per visitare la Fontana di Trevi? Roma prende esempio da Venezia per risolvere il problema del turismo di massa

Dopo il lancio del famoso "ingresso a pagamento" a Venezia, che è avvenuto lo scorso aprile, Roma potrebbe essere la prossima città italiana a inserire restrizioni d'accesso a una delle attrazioni più famose della Capitale. Al fine di preservare e rendere la visita alla Fontana di Trevi più piacevole per i visitatori, il comune vuole limitare gli ingressi alla piazza con l'introduzione di un biglietto, che sarà a pagamento per i turisti ma gratuito per i residenti. In comune, si era cominciato a parlare di metodi per contrastare il caos che si crea quotidianamente attorno alla Fontana già l'anno scorso, quando un turista si è tuffato nelle acque del monumento. A proporre l'accesso limitato era stato l'assessore al Turismo Alessandro Onorato, che questa settimana è tornato a sostenere il progetto con un video su Instagram. Onorato ha affermato che quest'anno il turismo romano ha raggiunto vette record, per questo c'è bisogno di trovare una soluzione al turismo di massa, che mette a repentaglio la vita dei residenti, le strade e i monumenti della città.    

Secondo la proposta promossa da Onorato, il biglietto per accedere alla Fontana di Trevi servirebbe principalmente a contenere il numero di persone che visitano la piazza. Sarebbe gratuito per i cittadini romani e del costo di €2 per i turisti. Il guadagno ricavato verrebbe poi reinvestito nella stessa istituzione, per l'assunzione di personale che controlli i biglietti e le uscite. Quest'estate, tutta l'Europa si è scontrata con il problema del turismo di massa, peggiorato dopo la Pandemia e ancor di più negli ultimi anni - a Barcellona lo scorso mese i residenti si sono riuniti in migliaia per le strade della città in protesta contro i grandi flussi turistici che impediscono di vivere tranquillamente. A parte la quantità di gente, che accalcata principalmente attorno alle attrazioni più famose rende impossibile la vita ai cittadini del centro, dal turismo di massa derivano una serie di gravi problemi che stanno cambiando radicalmente tutte le grandi città europee, come l'aumento dei prezzi, degli affitti, il peggioramento dei servizi pubblici e più in generale della qualità della vita. Come affermato dall'assessore al Turismo su Instagram, anche quest'anno l'afflusso di turisti nella Capitale italiana è record: mentre nel 2023 ha dato il benvenuto a ben 50 milioni di visitatori, nella prima metà dell'anno corrente il numero ha subito un balzo del 5%