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Il ristorante più grande al mondo è a Parigi

Ma solo per due mesi

Il ristorante più grande al mondo è a Parigi Ma solo per due mesi

Durante il periodo delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Parigi, tutti gli atleti e i loro staff faranno colazione, pranzo e cena al Villaggio Olimpico, che per circa due mesi diventerà il ristorante più grande al mondo. Il locale è stato aperto due settimane prima dell’inizio delle Olimpiadi, che inizieranno il 26 luglio, dunque è già operativo, e continuerà a esserlo fino alla conclusione delle Paralimpiadi, in programma dal 28 agosto all’8 settembre. Si stima che la brigata in cucina dovrà preparare nel complesso oltre un milione di pasti, con una media di 40mila al giorno nei periodi di maggiore affluenza. Il ristorante avrà 3500 posti a sedere: nell’area in cui sorge saranno allestiti diversi stand, alcuni dei quali resteranno aperti giorno e notte. Si stima inoltre che solo gli atleti che visiteranno il ristorante durante l'evento saranno circa 15mila al giorno. Preparare da mangiare per così tante persone è evidentemente molto complesso e non solo a causa dell’altissimo numero di commensali; bisogna tenere a mente che gli atleti in gara provengono da tutto il mondo, per questo hanno abitudini ed esigenze alimentari molto diverse, ma anche che seguono diete ben precise. In un ristorante di queste dimensioni anche la logistica è molto intricata: prima di essere cucinato, il cibo va ordinato e immagazzinato – poi va organizzato il servizio. L’azienda che si occuperà di tutto questo è Sodexo Live!, divisione di una multinazionale francese attiva nel mondo della ristorazione e dei servizi per le persone. Per arrivare preparata a questi due mesi di lavoro, l’azienda collabora già da anni con produttori, agricoltori e allevatori.

 

Cosa si mangia al Villaggio Olimpico?



Nel tentativo di soddisfare i gusti e le esigenze di tutti i commensali, e in particolare degli atleti, nel ristorante del Villaggio Olimpico verranno proposte quattro diverse cucine: quella francese, quella asiatica, l’africano-caraibica e una che include genericamente le altre culture gastronomiche del mondo. Tra i piatti del menù francese ci saranno la bourguignonne vegetariana e il baccalà con il purè di patate, mentre una delle portate della cucina asiatica sarà il maiale tritato con riso basmati, basilico thailandese, cavolfiore e patate al forno con la curcuma. A rappresentare il filone afro-caraibico ci saranno, tra le altre cose, i gamberi fritti con salsa chermoula, peperoni, cipolla e pomodoro saltati in padella; nella sezione “mondo” si potrà invece provare l’agnello con succo di menta e moussaka vegetariana. Secondo le stime, per tutta la durata delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi le uova saranno nell’ordine del milione, le banane tre volte tanto, mentre probabilmente saranno necessarie oltre venticinque tonnellate di caffè. La progettazione del menù è durata un anno, ed è stato sviluppato partendo da una lista di ricette e ingredienti raccomandati dal comitato olimpico internazionale.

La difficoltà principale degli organizzatori è stata quella di sintetizzare una proposta in grado di accontentare tutti, senza però esagerare con l’offerta, cosa che avrebbe complicato ulteriormente l’intero processo. Anche se le proteine animali restano una parte fondamentale della dieta degli atleti, un terzo delle portate in menù sarà di origine vegetale. La maggior parte delle materie prime sarà prodotta in Francia – il 25 % a non più di circa 20 chilometri da Parigi. Solamente le banane, il caffè e la cioccolata arriveranno dal di fuori del Paese. Il ristorante del Villaggio Olimpico, inoltre, è strutturato per ridurre l’impronta ecologica del consumo di cibo. Per evitare sprechi è stato deciso di servire porzioni più piccole del solito, dando la possibilità di fare il bis. Gli stessi piatti, che sono almeno 30mila, sono pensati per essere riutilizzabili. Una buona parte del cibo non consumato verrà poi ridistribuita grazie a banchi alimentari convenzionati con l’organizzazione. Nel ristorante del Villaggio Olimpico saranno poi presenti venti chef provenienti da vari Paesi del mondo, che saranno a servizio dei commensali per chiarire eventuali dubbi e curiosità sulle portate.