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Perché “Longlegs” è l’horror più virale dell’anno

Senza dubbio, ne discuteremo per tutta l’estate 2024

Perché “Longlegs” è l’horror più virale dell’anno Senza dubbio, ne discuteremo per tutta l’estate 2024

L’uscita di Longlegs, quarto film da regista di Osgood Perkins, ha catturato l’attenzione di tutto il web perché si è presentato nel modo migliore in cui un thriller-horror si può presentare: attraverso il passaparola. La prima cosa che tutti hanno saputo del film è che fa terribilmente paura, che Nicolas Cage è irriconoscibile e inquietante e che persino l’attrice principale si è spaventata nel vederlo la prima volta sul set. La trama, e questo si sapeva, ripercorre la caccia a un serial killer negli anni ’90 a opera di un’agente FBI interpretata da Maika Monroe (scream queen protagonista di It Follows e The Watcher, tra gli altri) che prende svolte profondamente inquietanti quando la donna realizza di avere una connessione personale con l'assassino. Tutta la trama e l’aspetto del film, incluso l’effettivo aspetto del serial killer interpretato da Cage, è rimasto avvolto nel mistero e ovviamente la cosa ha aiutato ad elevare l’hype del film. Sappiamo però che Cage indossa make-up prostetico che dà al suo viso un’aria grottesca e vagamente artificiale, una specie di parrucca bionda e che, per parafrasare il commento del critico Jeremy Jahns, trasforma lo stile di recitazione definito da Cage stesso “Noveau Shamanic”, in qualcosa di terrificante. Prevedibilmente è già una hit: con un budget irrisorio, di appena dieci milioni di dollari, il film ne ha incassati oltre ventidue al weekend di uscita – e questo solo in America. Purtroppo infatti il film è uscito adesso nelle sale USA ma in Italia arriverà, presumibilmente, in autunno o inverno – ammesso che arrivi davvero in sala e non su qualche servizio streaming, dato che la sua uscita sulle piattaforme on demand è stata già fissata per agosto

@neonrated He'll be waiting. #horror #longlegs #filmtok original sound - NEON

Ora le prime recensioni sono già fuori, tutte leggibili su Rotten Tomatoes per chi volesse farsene un’idea, e parlano di un film dalle forti atmosfere, molto inquietante, anche grazie a una colonna sonora dissonante e ansiogena creata dal fratello del regista, che fa il musicista. Nessuno sta urlando al capolavoro, ma in ogni caso per gli appassionati del genere è sicuramente uno dei must watch stagionali, un po’ come fu per Talk to Me l’anno scorso. Tanti lo stanno paragonando, per vibe generale, a Il Silenzio degli Innocenti, che è un po’ l’archetipo del genere “caccia al serial killer” ma rimane comunque un capolavoro insuperato: le somiglianze della trama sono evidenti, inclusa la giovane recluta dell’FBI coinvolta in un’indagine più grande di lei e il dialogo a tu per tu con un assassino diabolico e del tutto folle. Il paragone comunque ci dà un’idea di quel senso di profonda angoscia e disagio di cui si poteva avere un assaggio nei criptici trailer rilasciati dallo studio di produzione Neon che, optando per il guerilla marketing, ha fatto la fortuna del film che di base ha raggiunto il break-even nel giro di quarantotto ore. Tra le strategie promozionali, oltre ai misteriosi clip rilasciati prima dell’uscita, anche un sito web che documenta gli efferati omicidi visti nel film e pure un numero telefonico che, se chiamato, fa sentire la voce urlante di Nicolas Cage. C'è comunque una questione che va segnalata: quando un horror viene descritto come "il più spaventoso" raramente lo è. Questo non toglie che sia valido, e su questo non ci piove, ma sarà bene evitare di arrivare alla visione con aspettative irrealistiche ma ricordiamo che, nel mondo horror, spesso i film più paurosi vengono visti una volta e basta se sortiscono l'effetto desiderato. Chiunque non ci creda guardi The Poughkeepsie Tapes o Megan is Missing per capire come l'assoluto terrore si traduca spesso in esperienze di visione sgradevoli per un verso o per l'altro.

Ovviamente c’è stata anche un’importante questione di credibilità: la presenza di Maika Monroe costituisce una specie di sigillo di garanzia per il film, essendo l’attrice una presenza di culto per la comunità indie horror, e lo stesso può dirsi di Cage, che dopo una fase calante della sua carriera si è riscoperto caratterista di nicchia e ha recitato in alcuni dei film di genere più belli (o strani) degli ultimi anni, tra cui Mandy, Mom and Dad, Renfield e Color Out of Space. Questo senza menzionare, ed è un dettaglio che interessa solo ai nerd più in fissa con l’horror, che il regista è un particolare tipo di nepo baby dato che suo padre è il leggendario Anthony Perkins, ovvero Norman Bates in Psycho, ovvero uno dei primi serial killer iconici della storia del cinema americano negli anni ’60. Incidentalmente, il regista è anche il bisnipote di Elsa Schiaparelli se mancasse lustro alla sua discendenza. Ad ogni modo, per chiunque volesse vederlo, il consiglio più spassionato è quello di attendere la release estiva che si farà in streaming. A oggi il film non ha una data di uscita italiana e tutto fa credere che potrebbe non arrivare in sala. Ovviamente l’enorme successo che il film sta incontrando potrebbe spingere i distributori a portarlo nelle sale. Sicuramente, l’inquietante interpretazione di Cage meriterebbe il grande schermo.