È la fine dei floppy disk in Giappone
Erano obbligatori in più di 1.034 regolamenti
05 Luglio 2024
Cosa succede quando un rappresentante della Gen Z si imbatte in un floppy disk? Per chi non lo sapesse il floppy disk (chiamato anche "dischetto" o semplicemente "floppy") è un supporto di memoria digitale di tipo magnetico inventato dalla IBM e molto diffuso tra la fine degli anni settanta e gli anni novanta. Ma, nonostante la sua dirompente popolarità nella golden age dei telefonini Nokia, l'oggetto è caduto in disuso molto presto sino a scomparire completamente dal mercato quando Sony, una delle ultime aziende che li produceva, ha interrotto la produzione nel 2011. Tutto il mondo li ha presto dimenticati, fatta eccezione per il Giappone, dove più di mille leggi ne imponevano l'uso in ambiti burocratici, o così è stato fino a pochi giorni fa. La notizia arriva dal ministro degli Affari digitali del Giappone Taro Kono in una dichiarazione all’agenzia di stampa Reuters: «Abbiamo vinto la battaglia contro i floppy disk il 28 giugno!».
8. Abramson Cancer Centre
— The Ad Professor (@The_AdProfessor) July 4, 2024
Principle: If you want to reach a specific demographic, use their specific language. pic.twitter.com/ATBvQdDFwL
Il Post sottolinea come la lotta contro i dischetti magnetici - e contro i lenti processi della burocrazia del Paese - fosse iniziata già un anno fa, riportando una dichiarazione dello stesso Kono su X in cui affermava che avrebbe "dichiarato guerra" all’uso di questi dispositivi, oltre a CD, carta e fax. Sono stati eliminati 1.034 regolamenti che richiedevano l'uso dei floppy disk, con l'eccezione di una norma sul riciclo delle automobili. Ma, sebbene il governo abbia promosso il superamento di questi vecchi strumenti, la digitalizzazione completa dei processi burocratici potrebbe richiedere ancora tempo: si stima che circa 1.900 servizi amministrativi utilizzino ancora fax e carta per diverse procedure e archiviazioni. Quello dei floppy è un tuttavia un primo traguardo che ha accresciuto la popolarità di Kono – ex ministro degli Esteri, della Difesa e delle Riforme amministrative – soprattutto sui social (su X ha 2,5 milioni di follower), dove si serve spesso di slogan e frasi ironiche, insolite tra i politici giapponesi. Dopotutto Kono è riuscito in un'impresa titanica per un paese in cui strumenti tradizionali come gli hanko, timbri personalizzati usati per validare documenti, sono ancora tutt'ora in uso, limitando la digitalizzazione dell’amministrazione pubblica.