Vedi tutti

I miliardari non vogliono rinunciare al turismo sottomarino

Un anno dopo l’incidente del Titan il settore si sta risollevando

I miliardari non vogliono rinunciare al turismo sottomarino Un anno dopo l’incidente del Titan il settore si sta risollevando

Poco più di un anno fa il sommergibile Titan, realizzato dall’azienda statunitense OceanGate, avrebbe dovuto condurre cinque persone a visitare il relitto del Titanic, affondato nel 1912 al largo dell’Oceano Atlantico. Dopo meno di due ore dall’inizio dell’immersione, però, il sommergibile implose a causa della fortissima pressione delle profondità marine, e tutti i passeggeri morirono – con ogni probabilità senza accorgersene: le pareti del Titan, infatti, collassarono in un istante. A seguito di questo incidente il settore delle esplorazioni sottomarine è stato molto rallentato, ma a distanza di circa 12 mesi si sta pian piano riprendendo. La domanda di sommergibili – la cui progettazione di solito richiede diversi milioni di dollari di investimenti – è diminuita e le aziende hanno dovuto ridimensionare i loro organici, ma nonostante questo c’è ancora chi finanzia e crede in queste tipologie di spedizioni, anche e soprattutto in ottica turistica.

@metrouk An Ohio billionaire plans to take a $20M submarine to the Titanic site to prove the industry is ‘safer’ after the OceanGate sub implosion. Larry Connor and Patrick Lahey plan to descend almost 12 and a half thousand feet in a two-person submersible, to the now seemingly cursed wreckage of the Titanic. Which saw five people lose their lives in June last year after they attempted to do the same thing. #fy #fyp #oceangate #ocean #submarine #submariner #sub #diving #depth #titanic #explore #explor #sea #oceangateexpeditions News / Truth Investigation / Investigation / Suspicion / Consideration(1013150) - A.TARUI

Lo stesso fondatore di un’azienda statunitense che produce robot sottomarini, la Schilling Robotics, parlando con il New York Times si è detto stupito dal fatto che i sommergibili pilotati dagli umani siano ancora richiesti: «L’unica risposta ragionevole» è che «le persone vogliono l’avventura». Su commissione di un miliardario appassionato di esplorazioni sottomarine, Larry Connor, la più importante azienda al mondo che produce sommergibili (ricreativi, commerciali e scientifici), la Triton Submarines, sta sviluppando un modello che dovrebbe arrivare fino a 4mila metri di profondità senza correre rischi. Connor vuole organizzare una nuova spedizione per visitare il relitto del Titanic, con l’obiettivo di dimostrare la sicurezza del turismo sottomarino. 

I viaggi in sottomarino, oggi

A breve un’altra spedizione dovrebbe provare a raggiungere il Titanic: è organizzata ancora una volta da una società statunitense che però dall’incidente del Titan ha smesso di utilizzare imbarcazioni guidate direttamente da persone. Il relitto verrà visitato solo da due sommergibili a guida autonoma, mentre il progetto iniziale prevedeva di inviare anche un veicolo pilotato da una persona. L’obiettivo della spedizione è analizzare lo stato del Titanic, e valutare il suo grado di conservazione, confrontandolo con le rilevazioni fatte nel 2010. Dato che sono molto freddi, estremamente bui, e caratterizzati da pressioni elevatissime, i fondali marini sono luoghi inospitali per la maggior parte delle forme di vita – compresi gli umani. Proprio per questo il turismo sottomarino è un settore che presenta costi elevatissimi. E per lo stesso motivo si è praticamente sempre rivolto a persone molto ricche – solitamente solo miliardari.

I veicoli sottomarini capaci di trasportare gli umani sono circa 200 in tutto il mondo, e appena una decina di loro è in grado di raggiungere la profondità di circa 4mila metri a cui si trova il relitto del Titanic – si presume che il sommergibile di OceanGate sia imploso quando era più o meno a 3800 metri sotto il livello del mare. Negli Stati Uniti le certificazioni di sicurezza per i sottomarini privati non sono ancora obbligatorie, ma gli stessi addetti ai lavori vorrebbero che lo diventassero. OceanGate – che interruppe tutti suoi progetti un mese dopo l’incidente – non aveva richiesto tali verifiche per il Titan, sostenendo che fosse comunque sicuro; in realtà, lo scafo del suo sommergibile era realizzato principalmente con componenti in fibra di carbonio, mentre di solito le imbarcazioni di questo tipo sono fatte con materiali ancor più resistenti. I sommergibili prodotti da Triton Submarines, invece, sono piuttosto diversi dal Titan, e l’abitacolo – che ha pareti spesse 40 centimetri – si compone di una grossa sfera di materiale plastico in grado di resistere alla fortissima pressione sottomarina. Essendo trasparenti, inoltre consentirebbe anche ai possibili passeggeri di avere una visuale più ampia attorno a sé – cosa che non avveniva nel Titan, dove erano presenti solo piccole aperture nello scafo. Il nuovo sommergibile di Triton – realizzato adottando tecnologie molto recenti – dovrebbe avere due posti e affrontare il suo primo viaggio turistico nel 2026, dopo aver superato i necessari test di sicurezza.