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Perché i monoliti che compaiono in giro per il mondo ci affascinano così tanto

L’ultimo è apparso in Nevada, come sempre in mezzo al nulla

Perché i monoliti che compaiono in giro per il mondo ci affascinano così tanto L’ultimo è apparso in Nevada, come sempre in mezzo al nulla

Di recente, a Gass Peak, un’area escursionistica a nord di Las Vegas, nello stato del Nevada, è stato trovato un monolite di color argento. Non è la prima volta che succede: negli ultimi anni oggetti di questo tipo – chiamati anche prismi – sono stati trovati in varie altre zone del mondo. Ma anche in questo caso non è chiaro chi abbia portato il monolite in quel punto, e neppure in che modo. Lo ha individuato l’organizzazione no profit Friends of Las Vegas Metro Search and Rescue, e la polizia della città ha diffuso le rispettive foto, che come ogni volta sono andate virali. Lo scorso marzo ne era stato individuato un altro, sempre d’acciaio e alto circa tre metri, in un terreno vicino a un paesino nella parte orientale del Galles – lo aveva notato un uomo mentre passeggiava nella brughiera. Anche in quell’occasione, a parte impronte nel fango immediatamente attorno alla struttura, non c’erano tracce che suggerivano come fosse stato portato lì. «Sembra sia caduto dallo spazio», aveva detto al New York Times l’uomo che aveva trovato il monolite, descrivendo l’area come un luogo «in mezzo al nulla». Non c’era infatti alcun segno lasciato ad esempio dalle ruote di un camion, né solchi fatti per conficcare la struttura nel terreno fangoso. Nonostante questo, l’oggetto era ben posizionato: sembrava molto solido e resistente anche alle spesso avverse condizioni meteo della zona. Per via della sua natura sfuggente, il monolite aveva attirato l’attenzione dei media locali e internazionali.

@yoboyelliott I think I know why the monolith was taken back #monolith #aliens #obelisk #utah #fyp Walking On A Dream - Empire Of The Sun

È accaduto nuovamente con quello individuato a nord di Las Vegas, e in tutti gli altri ritrovamenti avvenuti in passato. A partire dal 2020, infatti, ci furono vari casi di oggetti simili ritrovati da un giorno all’altro. Nel novembre di quell’anno, ad esempio, ne apparve uno in un’area desertica dello Utah. Alcuni membri del Dipartimento di pubblica sicurezza stavano sorvolando in elicottero una zona a sud-est dello stato, quando notarono un oggetto argentato decisamente in contrasto con il terreno roccioso tipico dell’area. In quel primo ritrovamento le autorità si limitarono a precisare che è illegale posizionare strutture di qualsiasi tipo nei luoghi pubblici, «a prescindere dal Pianeta da cui si proviene». Successivamente, durante il corso degli anni, sono stati trovati altri oggetti del genere in California, in Romania e in Turchia.

Cosa sappiamo su questi monoliti

@davidjustinn Update on the Utah Monolith Follow for more!!

Nel caso del primo monolite rinvenuto, quello nello Utah, le autorità non avevano diffuso né la posizione esatta né i dettagli della struttura, per evitare che le persone si perdessero nel deserto andando a cercarlo. Come spesso accade quando ci sono scoperte come questa, la notizia circolò così tanto sui social media che vennero fatte diverse ipotesi sull’origine del monolite. Vari utenti su Reddit iniziarono persino ad analizzare alcune immagini satellitari, riuscendo a localizzarlo e a capire che si trovava lì da almeno cinque anni. La sera del 27 novembre 2020, cioè qualche giorno dopo la sua scoperta, il monolite venne rimosso, ma non dalle autorità – che ritengono invece sia stato rubato. Da lì a poco, i funzionari locali avrebbero dovuto decidere se portare avanti le indagini sull’origine del monolite o se invece spostarlo, nel caso si fosse rivelato un fastidio per la fauna locale. Il pilota dell’elicottero da cui venne avvistato l’oggetto disse a un’emittente locale di credere che fosse stato posizionato lì da qualche fan di 2001: Odissea nello spazio. Nella prima scena del celebre film del 1968 di Stanley Kubrick, infatti, si vede un imponente monolite nero, che per la sua natura misteriosa e aliena attira da sempre l’attenzioni degli spettatori, e che con ogni probabilità ha contribuito alla fascinazione per i vari ritrovamenti avvenuti negli anni – compreso l’ultimo in Nevada. Una delle ipotesi più accreditate è che, in tutti i casi, si tratti di installazioni artistiche. La rivista The New Art Newspaper, ad esempio, ha notato una certa somiglianza tra i monoliti e le opere dello scultore minimalista John McCracken, che fino al 2011 – anno in cui morì – viveva a Santa Fe, in New Mexico, a poche centinaia di chilometri dalla zona dove venne trovata la prima struttura. Alcuni utenti su Reddit avevano invece ipotizzato che potesse essere un’opera di Petecia Le Fawnhawk, che è nota per piazzare le proprie sculture in luoghi remoti, ma l’artista statunitense aveva subito negato la cosa. Il gallerista David Zwirner ha detto al New York Times di essere convinto che si tratti di opere di McCracken, mentre secondo altri media specializzati le strutture potrebbero anche essere degli omaggi nei suoi confronti da parte di altri artisti.