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Cosa aspettarsi dalla Biennale Arte di Venezia 2024

Il concept centrale di quest’edizione è "Stranieri Ovunque"

Cosa aspettarsi dalla Biennale Arte di Venezia 2024 Il concept centrale di quest’edizione è Stranieri Ovunque

La Biennale Arte di Venezia, uno degli eventi più attesi nel mondo dell'arte, è tornata con la sua 60ª edizione, che promette una ricchissima esplorazione della diversità e dell'identità sotto la direzione curatoriale di Adriano Pedrosa. Intitolata Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, l'esposizione di quest'anno invita i visitatori ad approfondire le complessità di essere stranieri, sia per gli altri che per sé stessi. La Biennale sarà aperta al pubblico dai Giardini e all'Arsenale dal 20 aprile al 24 novembre 2024. Questa edizione, seguendo i principi di sostenibilità ambientale avviati nel 2021, mira a ottenere la certificazione di neutralità carbonica - riconoscimento già conseguito nel 2023 per tutte le attività programmate dalla Biennale, compresa la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, i Festival di Teatro, Musica e Danza e, soprattutto, la Mostra Internazionale di Architettura. La pre-apertura della Biennale avrà luogo nei giorni 17, 18 e 19 aprile, gli stessi della Design Week, seguita dalla cerimonia di premiazione e inaugurazione il 20 aprile 2024. Questo impegno verso la sostenibilità si integra con il tema della decolonizzazione e decarbonizzazione, riflessi anche nelle opere esposte durante l'evento provenienti da 90 paesi con 332 artisti in mostra. Ma come sarà organizzata l’edizione che inizia in questi giorni?

Le due aree della Biennale Arte 2024

Per la prima volta, l'esposizione è divisa in due parti distinte: il "Nucleo Contemporaneo", che presenta artisti contemporanei, e il "Nucleo Storico", che espone opere del XX secolo provenienti da tutto il mondo. Questa divisione permette ai visitatori di condurre un esame completo dei confini e delle definizioni del modernismo, sfidando le narrazioni eurocentriche che spesso hanno dominato la storia dell'arte. Artisti di spicco come Anna Maria Maiolino e Nil Yalter, entrambi destinatari del Leone d'Oro alla Carriera, arricchiscono l'esposizione con le loro opere rivoluzionarie. Maiolino presenta una nuova opera in grande scala in argilla, mentre Yalter offre una nuova versione della sua installazione Exile Is a Hard Job insieme alla sua casa mobile intitolata Topak Ev. Inoltre, collettivi indigeni come MAHKU dal Brasile e MATAAHO dalla Nuova Zelanda portano le loro prospettive uniche in primo piano, arricchendo il dialogo sulla diversità culturale e la rappresentazione. Una sezione speciale curata da Marco Scotini, intitolata Disobedience Archive, esplora l'intersezione tra pratiche artistiche e attivismo. Attraverso film e video, 39 artisti fanno luce su questioni che vanno dalla diaspora alla disobbedienza di genere, enfatizzando il potere trasformativo dell'arte nel promuovere il cambiamento sociale.

Il "Nucleo Storico" offre un viaggio curato attraverso l'arte del XX secolo proveniente dall'America Latina, dall'Africa, dall'Asia e dal mondo arabo, sfidando le narrazioni tradizionali del Modernismo europeo. Opere di artisti provenienti da diverse regioni servono da testimonianze degli scambi globali di idee e influenze, trascedendo i confini geografici. La sezione include una stanza dedicata ai ritratti, alle astrazioni e una riflessione sulla diaspora degli artisti italiani, fornendo spunti sulla natura multiforme dell'espressione artistica. I tessuti emergono come motivo ricorrente nell'esposizione, mostrando l'interesse degli artisti per l'artigianato, la tradizione e le tecniche fatte a mano. Dal Cile al Marocco, gli artisti esplorano il significato culturale dei tessuti, celebrando tecniche una volta considerate straniere o estranee nel mondo dell'arte. Opere tessili di rilievo includono quelle di Bordadoras de Isla Negra, Bouchra Khalili, Dana Awartani e Frieda Toranzo-Jaeger, tra gli altri. Un altro tema significativo è la trasmissione di conoscenze e pratiche all'interno delle famiglie, in particolare tra gli artisti indigeni. Artisti come Andrés Curruchich e Fred Graham, insieme ai loro discendenti, rappresentano la continuità intergenerazionale dell'espressione artistica e del patrimonio culturale.

I paesi coinvolti nella Biennale Arte 2024

@resnicowculture The 2024 U.S. Pavilion at the Venice Biennale is officially open! Presenting “the space in which to place me” by Choctaw Cherokee artist Jeffrey Gibson. The 2024 US Pavilion is presented by Portland Art Museum (@Portland Art Museum Great Things - Deeper Soaking Worship

La Mostra sarà arricchita da ben 88 Partecipazioni Nazionali nei Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel cuore storico di Venezia. Quest'anno, si annunciano quattro nuove aggiunte al palcoscenico della Biennale Arte: la Repubblica del Benin, l'Etiopia, la Repubblica Democratica di Timor Leste e la Repubblica Unita della Tanzania. Inoltre, il Nicaragua, la Repubblica di Panama e il Senegal fanno il loro debutto con un padiglione proprio. Il Padiglione Italia, situato nelle Tese delle Vergini in Arsenale e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, accoglie la curatela di Luca Cerizza. Presenta il suggestivo progetto Due qui/To hear dell'artista Massimo Bartolini, accompagnato da contributi speciali di musicisti e scrittori. Ci sarà anche il Padiglione della Santa Sede che trasloca quest'anno nella Casa di reclusione femminile di Venezia alla Giudecca con la mostra "Con i miei occhi", curata da Chiara Parisi e Bruno Racine, e il Padiglione di San Marino che esporrà il progetto Nomader di Eddie Martinez, a cura di Alison M. Gingeras presso la Fucina del Futuro. Infine, il Comune di Venezia porta il suo contributo con il Padiglione Venezia, situato nei Giardini di Sant’Elena, aggiungendo ulteriori colori e sfumature a questo ricco mosaico artistico.

Eventi collaterali e mostre speciali

Oltre alla già enorme Biennale, una vivace cornice di eventi collaterali arricchirà il panorama culturale della città. Tra i Progetti Speciali realizzati dalla Biennale di Venezia, spicca la mostra delle opere dell'artista italiana Nedda Guidi presso la suggestiva cornice della Polveriera Austriaca, nel Forte Marghera di Mestre in cui saranno esposte dieci opere selezionate che testimoniano il genio creativo di Guidi nell'ambito della scultura in ceramica. Nel Padiglione delle Arti Applicate dell'Arsenale, sempre curato da Adriano Pedrosa in collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra, verrà poi celebrato il lavoro dell'artista brasiliana Beatriz Milhazes con sette dipinti e altrettanti collage che mescolano l'immaginario culturale brasiliano e la pittura modernista occidentale. Ci sarà poi il Biennale College Arte che promuoverà talenti emergenti con la presentazione dei progetti finalisti della 2a edizione: Agnes Questionmark, Joyce Joumaa, Sandra Poulson e Nazira Karimi, tra oltre 150 giovani artisti provenienti da tutto il mondo, riceveranno un sostegno finanziario per la realizzazione dei loro lavori che saranno esposti durante la 60esima Esposizione Internazionale. Infine, la cerimonia di premiazione della Biennale Arte 2024 sarà arricchita dall'assegnazione dei prestigiosi Leoni d'Oro alla carriera ad Anna Maria Maiolino, artista brasiliana di origine italiana, e a Nil Yalter, artista turca residente a Parigi. Un riconoscimento meritato per il loro contributo straordinario al panorama artistico contemporaneo, confermato dalla loro influenza duratura nel mondo dell'arte.

Il catalogo della Biennale

Il catalogo della Biennale di Venezia 2024 è una risorsa essenziale per esplorare a fondo l'ampia gamma di opere in esposizione ed è composto da due volumi, a cura del team di Estudio Campo di San Paolo del Brasile. Il Volume I del catalogo, dedicato alla Mostra Internazionale curata da Adriano Pedrosa, include articoli di apertura del Presidente Pietrangelo Buttafuoco e del Presidente Roberto Cicutto, seguiti da un'intervista approfondita con il curatore stesso condotta da Julieta Gonzàles. Inoltre include saggi critici e interviste esclusive ai destinatari del Leone d'Oro alla carriera, Anna Maria Maiolino e Nil Yalter. Ogni artista in mostra è presentato con un testo critico dettagliato e un ricco apparato iconografico, suddiviso tra le due sezioni principali della mostra: il Nucleo Storico e il Nucleo Contemporaneo. Il Volume II si concentra sulle Partecipazioni Nazionali e sugli Eventi Collaterali, offrendo una panoramica completa delle opere esposte nei vari padiglioni nazionali e nelle sedi sparse per la città di Venezia e al Forte Marghera di Mestre. Infine, la Guida della Mostra, inclusa nei volumi, è studiata per accompagnare i visitatori lungo il percorso espositivo, offrendo informazioni pratiche e approfondimenti su ogni tappa della Biennale Arte 2024.