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Ma a Nolan importa davvero di vincere un Oscar?

Gli Oscar necessitano di un outsider

Ma a Nolan importa davvero di vincere un Oscar? Gli Oscar necessitano di un outsider

Nonostante sia considerato uno dei più importanti registi contemporanei, Christopher Nolan non ha ancora mai vinto un premio Oscar alla regia. I suoi film sono tra i più innovativi e apprezzati degli ultimi decenni, ma sono stati candidati in categorie per lo più tecniche. Solo nel 2018 Nolan ricevette una nomination come Miglior regista, per Dunkirk, ma il premio andò poi a Guillermo del Toro con La forma dell'acqua. È un dato molto basso se lo si confronta con registi del suo calibro, come Alfonso Cuaròn o Alejandro Inarritu. I motivi sono diversi, ma c’entra anche il fatto che, nel complesso, Nolan sembra disprezzare il sistema che ruota attorno ai riconoscimenti cinematografici. Di recente il regista inglese ha ricevuto il premio César alla carriera, e nel consegnarglielo l’attrice Marion Cotillard, che per lui ha recitato in Inception e ne Il cavaliere oscuro: il ritorno, ha detto: «Mi prenderò la libertà di esprimere un’opinione del tutto personale che penso sarà condivisa da un numero infinito di persone. Il suo ultimo film, Oppenheimer, [...] è un capolavoro – diretto [...] da un regista, un uomo, geniale». Quest’anno, proprio grazie a Oppenheimer, Nolan potrebbe però ottenere il suo primo Oscar come Miglior regista, per il quale è candidato insieme a Martin Scorsese e Yorgos Lanthimos, tra gli altri. La recente vittoria di Nolan ai Directors Guild of America Awards (GDA) lo mette però in una posizione di vantaggio rispetto agli altri: negli ultimi dieci anni è capitato solo una volta che i vincitori dei due premi non coincidessero, anche perché molti votanti del GDA sono anche membri dell’Academy.

Perché Nolan non ha mai vinto un Oscar

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La peculiarità di Nolan è che è in grado di realizzare film capaci di essere, al tempo stesso, sia d’autore che d’intrattenimento – è il caso ad esempio di pellicole come Inception o Interstellar. Questo suo stile cinematografico, però, finora lo ha svantaggiato nella corsa agli Oscar. I membri dell’Academy sono circa 10mila, e proprio a causa dell’altissimo numero di votanti in genere è più facile che vinca un prodotto cinematografico conservativo, piuttosto che uno innovativo. Nolan per molto tempo è stata una figura fin troppo autoriale e di rottura per accontentare l'Academy. Un regista simile è Quentin Tarantino, che nella sua carriera non ha difatti mai vinto un Oscar come Miglior regista. Quest’anno Oppenheimer è il film con più candidature agli Oscar e tra quelli con cui gareggia c’è Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, un altro regista storicamente poco considerato dall’Academy – ha vinto un solo Oscar nel 2006, dopo circa trent’anni di attività, ed è sembrato più che altro un premio alla carriera. Ma ci sono anche cineasti molto importanti, come Alfred Hitchcock e Stanley Kubrick, a non aver mai ricevuto questo riconoscimento. Lo stesso vale per Wes Anderson. Un regista che per molto tempo mantenne una posizione simile a quella di Nolan, a cavallo cioè tra il cinema d’autore e quello più mainstream, fu Steven Spielberg: non a caso vinse il suo primo Oscar solo nel 1993, quando girò Schindler’s List, considerato molto in linea con le aspettative dell’Academy.

Nolan sta antipatico all’Academy?

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Nolan ha una personalità che non l’ha di certo favorito alla corsa agli Oscar, e che più in generale non è comune a Hollywood. Frequenta poco la scena cinematografica di Los Angeles (che è composta dagli stessi votanti dell’Academy) e tende a non partecipare ai rispettivi eventi – a meno che non sia costretto. E anche quando promuove i suoi film mantiene un profilo basso. Infine, non è solito fare discorsi capaci di emozionare o di farsi ricordare. Daily Beast quando Inception non venne candidato agli Oscar cercò di capire il motivo di questa sorprendente esclusione. Il sito di news approfondì la questione parlando con un piccolo campione di membri dell'Academy: in sintesi, venne fuori che la sua attitudine rappresentava proprio tutto quel che gli attori e i registi che puntano all’Oscar non dovrebbero mai fare. Un elemento che però quest’anno potrebbe avvantaggiare Nolan è il fatto che, rispetto al passato, gli Oscar di oggi necessitano di una figura come la sua. Il premio e la rispettiva cerimonia sono sempre meno popolari: una motivazione è che i film nominati e premiati non sono più quelli maggiormente visti e amati. A partire da circa gli anni Duemila spesso hanno vinto film indipendenti, in certi casi molto di nicchia – come Nomadland. Agli Oscar da tempo sono più in gara esclusivamente pellicole che una buona parte dei potenziali spettatori della cerimonia conoscono e hanno apprezzato. Per questo, il premio ha bisogno di tornare a far vincere qualcuno che, salendo sul palco, dia nuovamente rilevanza all’evento, e quel qualcuno potrebbe essere (finalmente?) Nolan.