Tre giorni nell'euforia del Coachella
Non c'era Frank Ocean, ma Zendaya ha fatto un'apparizione a sorpresa
26 Aprile 2023
Vantandosi di essere il festival musicale più eterogeneo al mondo, il Coachella continua ad affermarsi come uno dei luoghi preferiti per gli amanti della musica, che in un solo fine settimana possono assistere a più spettacoli di quelli che una persona tipica potrebbe vedere in una vita intera. Per la durata di tre giorni - sei, se si partecipa coraggiosamente a entrambi i fine settimana - i partecipanti hanno la possibilità di ascoltare i loro artisti preferiti e di scoprirne di nuovi, e nonostante il Coachella sia diviso in due weekend nel mese di aprile, entrambi sono in genere composti dagli stessi artisti che si esibiscono, con l'eccezione di alcuni ospiti a sorpresa. Quest'anno, in particolare, il cambiamento più rilevante è stata l'assenza di Frank Ocean dal Weekend 2, costretto a dare forfait dopo l'infortunio procuratosi nei giorni precedenti alla sua discussa esibizione nel primo weekend di festival.
Quasi altrettanto scioccante la cancellazione di Frank è stata l'esibizione a sorpresa di Zendaya, che salita sul palco insieme genio musicale Labrinth (creatore della colonna sonora di Euphoria) ha estasiato i presenti. Grazie a un'affluenza minore durante il secondo weekend, l'area del festival assume dei tratti più vibiili rispetto alla tre giorni precedente, con più spazio nel ballare, ma soprattutto file più brevi per i bagni e per gli stand dedicati al cibo. Nonostante questo, alcune performance, come quella di Willow accompagnata dal fratello Jaden Smith, non hanno mancato di infiamammare la folla portandola in massa sotto il palco. Lo stesso si può dire per Idris Elba e HoneyLuv, che hanno riempito completamente il loro palco a Yuma, creando una fila di centinaia di persone.
Coachella ha ospitato in otto palchi principali generi musicali di ogni tipo, come la dance elettronica, l'hip-hop/rap, il rock, la trap latina, l'alternative/indie, il pop e molti altri, affiancando questi ad una serie di esperienze sensoriali immersive di cui i partecipanti si ricorderanno negli anni a venire. Sensoriali, perché le installazioni di grandi dimensioni e di grande impatto visivo sono state inserite nel pittoresco paesaggio montuoso della California, evocando sguardi di stupore da parte di tutti. Immersive nel senso fisico del termine, perché grazie al calore ininterrotto del sole del deserto, la stanchezza dovuta alle corse, al ballo, al canto, alle risate, ed anche ai pianti, ha spinto i visitatori verso una strana euforia, accompagnata dall'immancabile suono della musica che continua per tutto il giorno, fino a notte fonda.
Il DoLab, il palco elettronico/dance che funge da oasi ombreggiata fornita di acqua vaporizzata, ha portato un assaggio di Lightning in a Bottle al Coachella per i frequentatori del festival che volevano scoprire alcuni degli artisti dance più talentuosi e all'avanguardia del momento. Alcuni dei nomi presenti durante il Weekend 2 sono stati Syreeta, Paraleven, Carré b2b Samwise e Hank K, con set di chiusura notturni pieni di energia presentati da DJ come Knock2 e The Brothers Macklovitch (A-Trak & Dave1). Piuttosto che scegliere di bere alcolici in un clima di oltre 30 gradi, mi sono rinfrescato alternando JuneShine's, kombucha (il gusto "P.O.G" è incredibilmente squisito) e acqua Topo Chico. Uncle Waffles ha debuttato sul palco del Sonora con una performance da brividi, grazie al suo DJ set con bassi pesanti e al lavoro di un team di coreografi che ha reso il suo palco indimenticabile, come il suo sound. Nonostante il coprifuoco, le danze non sono state interrotte allo scattare della mezzanotte; Greenhouse, il nuovo palcoscenico del Coachella creato da Foreigner, ha messo in scena una selezione di DJ di eccezionale talento per la folla dell'ultima ora, desiderosa di una festa che si protraesse ben oltre la mezzanotte con una gamma culturalmente diversa di musica dance. La DJ e produttrice newyorkese AQ, specializzata in musica House e Amapiano, ha portato il suo sound particolare nel deserto, concludendo la serata con un suono potente e contemplativo che sembrava rallentare il tempo solo per un po'.
L'introduzione di Greenhouse al Coachella è un ottimo esempio di come gli organizzatori dell'evento stiano facendo passi concreti verso una corretta rappresentazione degli spazi musicali. Tutti gli artisti dovrebbero avere l'opportunità di partecipare a festival come questo e di ricevere una giusta retribuzione in base al loro lavoro. La musica è una delle forme di espressione e comunicazione di maggior impatto che esistano, e presentare spettacoli curati in modo unico, eseguiti da più di 150 persone di grande talento con esperienze di vita molto diverse tra loro (a volte al di là della comprensione) all'interno degli stessi 600 acri e tutti nell'arco di 72 ore, è ciò che rende queste esperienze così incredibili insieme a quei piccoli, toccanti e veramente intimi ricordi condivisi tra la musica e se stessi.