Meta dice addio agli NFT
Il dietrofront di Zuckerberg sui token digitali
14 Marzo 2023
Ad appena un anno dalla loro adozione, Meta sta procedendo ad eliminare gli NFT. La notizia è giunta lunedì via Twitter da Stephane Kasriel, responsabile del settore commercio e fintech della società fondata da Zuckerberg e sancisce la fine dei test di conio e vendita di NFT su IG e la possibilità di condividere NFT su Instagram e Facebook. «Per il momento stiamo eliminando gli oggetti da collezione digitali per concentrarci su altri modi per sostenere i creatori, le persone e le aziende» ha commentato Kasriel. Una notizia che lascia perplessi visto l’insistenza con cui l’enfant prodige della Silicon Valley aveva sottolineato l’importanza dei token nella costruzione del Metaverso e che sancisce forse un retro-front maturato alla luce di un anno di perdite e licenziamenti.
Some product news: across the company, we're looking closely at what we prioritize to increase our focus. We’re winding down digital collectibles (NFTs) for now to focus on other ways to support creators, people, and businesses.
Le integrazioni NFT sembrano essere una delle vittime della volontà del CEO Mark Zuckerberg di rendere il 2023 "l'anno dell'efficienza". Insieme al programma di bonus Reels Play, è giunta la fine anche per le criptovaluta Diem e del portafoglio digitale Novi, oltre alla stessa divisione Reality Labs, specializzata in progetti legati alla realtà virtuale e alla realtà aumentata. L'azienda si sta invece concentrando su «aree in cui possiamo avere un impatto su scala», come la messaggistica, la monetizzazione via Reels e il miglioramento di Meta Pay.
Tuttavia, anche se Meta si è dissociata dagli NFT, altre aziende si stanno precipitando nel mercato nonostante il crollo del 2022, dopo un anno di hype e crescita spropositata nel 2021. Reddit continua a promuovere i suoi avatar "digitali da collezione", Starbucks ha recentemente esaurito una selezione di 2.000 NFT da 100 dollari nel suo programma di fidelizzazione dei clienti Odyssey e così via. Resta ancora da capire quale direzione seguirà Meta dopo lo sfortunato rebranding dello scorso anno e se la moda di Zuckerberg è pentimento o solo cautela.