I tagli di Meta riguardano anche l'Italia
Zuckerberg ammette di aver sbagliato i calcoli
11 Novembre 2022
Alla fine di settembre, Meta ha annunciato che avrebbe congelato la maggior parte delle assunzioni e Zuckerberg stesso ha avvertito i dipendenti che sarebbero potuti piovere licenziamenti. «Le pressioni che l'attività di Meta sta affrontando nel 2022 sono acute, significative e non legate al Metaverso - ha affermato Matthew Ball, un investitore ed esperto di Web 3 in un’intervista al New York Times - E c'è il rischio che quasi tutto ciò che Mark ha delineato sul Metaverso sia giusto, tranne per il fatto che il tempismo è più lontano di quanto immaginasse.» Il risultati di queste dichiarazioni, frutto di una perdita nelle azioni del 60% e un rendimento nella sezione Metaverso di gran lunga inferiore alle aspettative, si sono visti ieri: forza lavoro sarà ridotta di 11.000 unità, pari al 13% del totale, e un blocco nelle assunzioni che proseguirà anche nel primo trimestre del 2023 testimoniato da centinaia di video TikTok di ex dipendenti indignati. Un taglio che non ha risparmiato l’Italia.
Tech companies this month:
— The Kobeissi Letter (@KobeissiLetter) November 7, 2022
1. Twitter - Laying off 75% of employees
2. Apple - Hiring freeze
3. Amazon: Hiring freeze
4. Snapchat: Laying off 20% of employees
5. Meta: Laying off “thousands” this week
6. Microsoft: Layoffs have begun
7. Intel: Laying off 20% of employees
Zuckerberg si è detto pentito nella lettera ai dipendenti: «Ho deciso di ridurre le dimensioni del nostro team di circa il 13% e lasciare andare più di 11.000 dei nostri talentuosi dipendenti. Stiamo inoltre adottando una serie di ulteriori misure per diventare un'azienda più snella ed efficiente, tagliando le spese ed estendendo il blocco delle assunzioni fino al primo trimestre del 2023».
Il CEO di Meta ammette di aver sbagliato i calcoli: considerava che nel panorama post-pandemico la dimensione digitale avrebbe continuato a rivestire un ruolo centrale, tanto da andare all-in con la sua idea di Metaverso, ma si è dovuto presto ricredere. Per quanto riguarda l'Italia, nonostante le prime voci parlassero di 22 esuberi, un dipendente su sei, Meta ci ha fatto sapere attraverso un comunicato che al momento non ci sono cifre definitive e ufficiali: «Al momento Meta non può determinare il numero esatto di dipendenti in esubero in Italia. Lavorerà a stretto contatto con i sindacati e avvierà una consultazione collettiva nei prossimi mesi. Quello fornito ai sindacati non è il numero definitivo ma rappresenta un numero potenziale di persone coinvolte.»