La nuova docu-serie di Freeda che racconta il rehab senza pregiudizi
Si chiama “R-esistenze” ed è stata girata all’interno della Comunità di San Patrignano
15 Aprile 2022
Nel 2022 la tossicodipendenza rimane ancora uno stigma per molti, sia a causa di una mancata normalizzazione del dibattito pubblico su droghe e dipendenze, sia a causa del tabù che circonda l’idea delle comunità e dei percorsi di riabilitazioni. Proprio per combattere questi pregiudizi e aprire finalmente un dialogo tra il pubblico e coloro che stanno affrontando un percorso di riabilitazione, Freeda ha prodotto una nuova docu-serie di cinque puntate intitolata R-esistenze | Racconti da San Patrignano, in uscita il prossimo 19 aprile. La docu-serie, interamente ideata e prodotta da Freeda, vuole portare al grande pubblico la voce di cinque dei residenti della Comunità di San Patrignano, la più grande del suo genere in Europa. La direttrice editoriale di Freeda, Sara Ristori, ha spiegato:
«Stimolare il dibattito attorno al tema della tossicodipendenza senza giudizi e senza preconcetti è l’obiettivo di Resistenze, in coerenza con l’approccio di Freeda ai temi più cari e più utili alle nuove generazioni. Il documentario vuole rimanere aderente alla realtà, proponendo storie di vita vissuta in modo disintermediato. Per questo motivo, dunque, le ragazze e i ragazzi ospiti della Comunità di San Patrignano si raccontano in prima persona attraverso 5 puntate e 6 protagonisti».
Il racconto si svolgerà dunque in maniera priva di filtri, portando il pubblico a diretto contatto con le storie di Natalie, Nadia, Alessandra, Michele, Sofia e Luciano. L’architettura di San Patrignano, dove la docu-serie è stata girata nel corso di quattro mesi, fa da sfondo non solo alle immagini della serie ma anche al percorso di rinascita di tutti e sei i suoi protagonisti. Nel corso delle riprese, tra l’altro, il team di Freeda ha seguito e documentato le attività degli ospiti della struttura, in particolare i laboratori professionali dove i residenti seguono i corsi di formazione della Comunità. Il risultato è un affresco corale che non parla solo della lotta alla tossicodipendenza ma anche dei problemi, delle aspirazioni e dei lati oscuri di una nuova generazione.