LimeWire diventerà una piattaforma per acquistare NFT
Questa volta senza nessun virus
10 Marzo 2022
Prima dello streaming legale e del binge watching, un'intera generazione si procacciava film e musica attravaverso una serie di programmi al limite della legalità basati sul meccanismo del peer-to-peer. eMule e Bearshare erano solo due dei fedeli alleati nel costante aggiornamento delle librerie musicali e nella caccia all'ultimo episodio della serie del momento, tutto ben prima che realtà come Netflix o Spotify rendessero la pirateria solo un ricordo per la maggior parte di noi. Oggi però, uno di quei nomi tanto cari ai Millenial, è pronto a tornare sotto una nuova veste: LimeWire ha infatti annunciato il suo imminente ritorno non più come client peer-to-peer, ma come "mainstream-ready ready digital collectibles marketplace."
Limewire 2000: linkin-park-In-the-End.mp3.exe, $0.00
— Bitfinex’ed Κασσάνδρα (@Bitfinexed) March 9, 2022
Limewire 2022: linkin-park-In-the-End.mp3.jpg, $250,000.00
LimeWire 2.0 sarà a tutti gli effetti una piattaforma online per acquistare NFT, dando la possibilità ai suoi utenti di mettere le mani su demo inedite, live recording esclusivi e backstage content, concentrandosi principalmente su collectible musicali per poi allargare il proprio focus sugli altri settori dell'arte e dell'entertainment. Contrariamente alla sua versione originale, la nuova piattaforma lavorerà direttamente con gli artisti per creare e vendere contenuti, dando modo agli utenti di acquistarli senza l'obbligo di usare un crypto wallet affidandosi direttamente ai sistemi tradizionali.
Who made this!? .@limewire really is doin it #NFTCollection pic.twitter.com/qYPO3gN9JE
— {Ozzy,Aussie} (@OsbornCurme) March 10, 2022
Nato ufficialmente a maggio del 2000, LimeWire si distingueva dalla concorrenza per alcune feature uniche, come una chat interna e un supporto iTunes integrato. Nel 2010 però la RIAA, la Recording Industry Association of America, aveva ottenuto una sentenza di cessazione della "ricerca, download, upload, scambio di file e/o funzionalità di distribuzione dei file" per violazione di copyright, annunciando l'intenzione di chiedere il risarcimento del danno arrecato alle etichette discografiche. Nonostante la notizia di un suo ritorno accenda un certo fattore nostalgia, questa nuova iterazione di LimeWire è ben distante da quella ricordata da qualcuno, croce e delizia per i download ma soprattutto un coacervo di virus pronti a insediare il vostro computer.