A Guide to All Creative Directors

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Murse

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Oggi vi parlo della MURSE.
Cosa? La MURSE!!!
Forse qualche ripasso di algebra, da scuole superiori, qui può aiutare. Se prendo il fattore x (MAN) e lo sommo a quello y (PURSE), sottraendo j (AN) e k (P); cosa ottengo?
Non pensavo vi servissero le ripetizioni pomeridiane, per rispondere a voce piena: MURSE. E allora…io ve l’avevo detto. MURSE che simpaticamente sta per Man Purse ovvero per borsetta da uomo.

Senza dubbio oggetto della stagione, la borsa da maschietto sta già facendo parlare di sé. E come al solito accade, i pareri sono discordanti. Se da un lato, infatti, c’è lo zoccolo duro dei conservatori che tuona: “Giammai con una borsa”, dall’altro ci sono tutti gli innovatori, che non vedevano l’ora che qualcuno pensasse ad una “bisaccia” anche per loro, dove poter riporre chiavi, telefonino e quant’altro.

Murse che a dispetto delle malelingue sembra passarsela anche bene nell’armadio maschile, dove trova spazio sufficiente per sé, rispetto a quello femminile, in cui solitamente regna costipata tra milioni di altre borse e accessori simili.
Lontana poi dalla tradizionale borsa del postino o del dottore – che ricade nell’ambito di accessorio professionale, la murse in questione è una borsetta vera è propria, che alterna il fashionissimo modello bauletto a quello da borsone più sportivo, senza metter in dubbio virilità o altre peculiarità del mondo maschio.

Non facciamone quindi una questione tra sessi o di testosterone, più o meno alto. La murse piace a molti, proprio per il suo essere trasgender e intergenerazionale, nonché comoda e pratica.

E se le donne nel veder gli uomini impossessarsi della loro prediletta compagna di viaggio, si sono sentite leggermente arrossare il volto in segno di gelosia, mi sa che è meglio che se ne facciano una ragione.
Del resto, cosa vi aspettavate? Era ovvio che appena l’uomo si fosse reso conto di quanto è bello e comodo uscire borsa-muniti, non se ne sarebbe liberato più.

Una borsa è per sempre. Ed è inutile sussurrarselo adesso a bassa voce…ormai l’hanno capito anche loro.