A Guide to All Creative Directors

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Our trend, your wardrobe: Bewitched

Our trend, your wardrobe: Bewitched

Dopo avervi mandato in ferramenta il mese scorso, questa volta bisogna armarsi di libro nero delle pozioni e scopa, per cercare di rispondere al meglio al Bewitched mood.

Ricordando la distanza di questo spazio dal voler essere etichettato come trend d’obbligo e aperto a libere interpretazioni e variazioni sul tema, confidiamo sempre nell’essere considerati come spunto mensile, per innescare il meccanismo della creatività nel vostro guardaroba.

Richiamo al volume, richiamo alla sovrapposizione, richiamo al fascino di tessuti accumulati l’uno sull’altro, tutto risiede nell’abbondare e nel sovraccaricare la figura, lasciando scoperte, con poca cura e nonchalance, solo alcune parti nevralgiche del corpo femminile. Questa la ricetta perfetta da cui partire per un look da strega urbana, che, lasciatevelo dire, nasconde in sé un fascino ed un’eleganza comune e naturale a poche, del tutto ricercata e difficile da mettere in atto senza errori, anche nelle migliori collezioni. Gli elementi sono variabili e possono essere accostati a proprio gusto e piacimento, con la sola regola di bilanciare attentamente volumi e coperture, che devono accompagnarsi a tratti di pelle, perfetta se diafana, in bella vista e componenti basilari, ma libere di essere lette con personale inventiva. Preparatevi a scoprire i polsi e le mani, ricorrendo a maniche ampie e dall’orlo corto, e a mettere in evidenza gambe e, quando la calzatura lo consente, caviglie, in un gioco di veli e lunghezze. Ma procediamo per gradi.

Partiamo dal basso, perché le scarpe hanno un ruolo fondamentale. Di regola stringate e spesso vertiginose, come quelle proposte da Fifth Avenue Shoe Repair, alternano i classici ed ormai consolidati anfibi, agli stilosi ankle boots e tronchetti di ogni sorta. Le streghe di oggi usano di rado i jeans o i pants, ma piuttosto optano per calze più o meno coprenti, alternate a leggins in tinte deep o in vinile. Diciamo che vengono preferite ampie gonne e maxipull, come quelli visti sulle passerelle del duo tedesco di Rundholz da sovraccaricare ed arricchire ancora di più con capispalla scampanati, di lunghezza media o lunga, necessariamente forniti di cappuccio ampio e a punta. Qualora il cappotto dei vostri sogni fosse sfornito dell’ultimo dettaglio citato, potete sempre salvarvi in extremis, adottando una sciarpa ad anello come hood di emergenza, che, in certi casi, risulta molto più versatile e ricca di fascino…da non sottovalutare insomma. Gli accessori sono la parte più divertente e con meno costanti in assoluto. Borse over e loose che si vanno a confondere tra i tanti volumi indossati. Spille, anelli e collane di ispirazione barocca e nelle tinte dell’ottone e del rame, da puntellare qua e la, lungo tutta la figura. Guanti a mezze dita e bracciali ciondolanti ricchi di monetine ed amuleti vari. Se poi volete divertirvi sul serio, il gioco con i tessuti è infinito, passando dalla lana intrecciata, a quella pettinata, fino ad adottare rifiniture in tulle e pizzo e dettagli fur, che con questo freddo non guastano mai.

Sono più che sicura che Samantha sarebbe fiera di noi e sarebbe pronta a svelarci come risolvere tutti i nostri problemi, arricciando semplicemente il naso.