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BURBERRY womenswear catwalk show: avatar style

BURBERRY womenswear catwalk show: avatar style

LIVE FROM LONDON FASHION WEEK

Ultimamente ovunque guardi, ovunque vai, ci trovi un riferimento ad Avatar. 
Pubblicità, riviste, video, tv: Na’vi come se piovesse (perfino la Clerici a Sanremo si è fatta avatarizzare). E poteva dunque mai sfuggire proprio al mondo della moda la portata rivoluzionaria di un film che sdogana universalmente il 3D come nuova modalità di visione per qualsivoglia spettacolo? No, non poteva.

Si è parlato molto, infatti, dell’ultima sfilata firmata Burberry (Collezione Donna, Autunno-Inverno, 2010/11) andata in scena lo scorso 23 febbraio alle 4 del pomeriggio al Chelsea College of Art a Londra. E non è solo per via dell’indiscutibile centralità dell’evento nell’ambito della contemporanea settimana della moda londinese. Nè per l’ormai solido prestigio ottenuto dal marchio inglese nei suoi 154 anni di storia. 

Il punto è che non è stata una semplice sfilata, anzi: in un certo senso potrebbe essere stato il primo esempio di una nuovissima concezione di sfilata. Una rivoluzionaria forma di spettacolo multimediale mai visto nel mondo delle passerelle. Prove tecniche di futuro.

Per la prima volta, infatti, la presentazione ufficiale dei modelli Burberry è stata trasmessa in 3D in cinque diverse location sparse in tutto il mondo (Skylight Studios a New York, Colette a Parigi, The Address di Dubai, La Fabrique a Tokyo ed a Los Angeles, presentato dalla direttrice di “The Daily Beast” Tina Brown) all’interno di speciali aree disegnate da Christopher Bailey , Chief Creative Officer del brand britannico.

Il progetto si è avvalso della collaborazione di Sky ed è stato accolto con curiosità da buyer e ospiti che, riuniti nelle avveniristiche hall, hanno dovuto ovviamente inforcare gli appositi occhialini per scoprire i nuovi modelli. Burberry, inoltre, ha trasmesso lo show anche in streaming all'indirizzo live.burberry.com, fornendo agli utenti la chance di commentare tutto in diretta via Twitter e Facebook.

(E se fosse - come ha scritto provocatoriamente Chiara Beghelli su Luxury24, magazine del Sole24Ore - che le tradizionali sfilate dal vivo abbiano davvero le ore contate?
In fondo perché limitarsi a radunare decine di persone attorno ad una passerella, quando puoi spedire i tuoi vestiti, tridimensionalmente, in tutto il mondo?)