Il nuovo vocabolario della moda italiana

Inaugura domani presso la Triennale di Milano Il nuovo vocabolario della moda italiana, un percorso espositivo che mira ad esplorare le nuove frontiere del fashion Made in Italy, rappresentate dai marchi e dalle personalità creative che hanno ridefinito il panorama moda della nazione nel corso degli ultimi 20 anni.

Protagonisti che i curatori – Paola Bertola e Vittorio Linfante – hanno categoricamente rifiutato di definire come “giovani emergenti”: “Si tratta di un’etichetta limitante, una gabbia che non consente ai suddetti di crescere ed emergere completamente” ha affermato Bertola. Una visione ambiziosa che dovrebbero adottare in molti, non solo in Italia.

La mostra si erge a vocabolario in quanto sintetizza, illustra e definisce le caratteristiche fondanti del Made in Italy contemporaneo, cristallizzandone il linguaggio in costante evoluzione. Per rispettare la struttura tipica di un volume il percorso si compone di otto lemmi distinti, una sorta di suddivisione in capitoli, che prendono i nomi di: archetipo, costruzione, dettaglio, laboratorio, materia, ornamento, superficie e uniforme. Ognuno di essi indaga ed illustra una parte del processo creativo dei prodotti esposti, fornendo uno sguardo inedito e genuino altrimenti noto solo agli addetti ai lavori.

Questo concetto di allargamento dei confini dell’universo moda è la parte più significativa alla base dell’intero progetto: consentire ad un pubblico variegato – come quello della Triennale di Milano – di prendere co(no)scienza di nomi e design freschi, talvolta familiari solo all’élite degli insiders dell’industria.

Un appuntamento che sarebbe piaciuto anche ad Elio Fiorucci: è a lui che la mostra è dedicata. Non, come spiega la responsabile del settore moda della Triennale Eleonora Fiorani, come semplice memoria: “Ma perché questi ragazzi rappresentano un Elio 2.0 ed incarnano quello che il designer ha fatto e professato durante la sua intera carriera”.