Incontro con Angelica Hicks - La fashion illustrator che ha conquistato il web

Scorrendo il vostro feed di Instagram vi sarete senz’altro imbattuti almeno una volta nelle esilaranti illustrazioni della giovane Angelica Hicks. Le sue sono autentiche vignette che raccontano storie ogni giorno diverse, basate interamente su ciò che accade nell’universo della moda o dello show biz. In breve tempo questi disegni così ironici e diretti hanno conquistato i favori degli addetti ai lavori, venendo spesso ripostati ed ottenendo non poche prime pagine.

Noi ce ne siamo innamorati e abbiamo deciso di scoprire chi si celasse dietro questa penna tanto geniale. 8 domande ad Angelica Hicks, in esclusiva per voi.

1. Chi è davvero la persona che si cela dietro l’account Instagram @angelicahicks?

Sono un tipo a cui piace far ridere le persone e sono affascinata dalla cultura popolare. Sono cresciuta a Londra e sono sempre stata più interessata alla musica che alla moda, ma sono stata esposta a questo mondo fin da piccola perché mia madre era una fashion designer, nonché la persona più chic che conosco. Adoro fare lunghe camminate per la città e guardare un sacco di tv show (mi piace avere la televisione accesa mentre lavoro, lo trovo rassicurante). 

2. Come hai deciso di dedicarti all’illustrazione?

Ho deciso di seguire questa strada come fuga dall’accademia. Mentre scrivevo la mia tesi sono stata sopraffatta dalla teoria e ho avuto la necessità di uno sfogo creativo. Questo momento è coinciso con la fashion week – così ho deciso, all’improvviso, di condividere le mie recensioni comiche degli show sul mio profilo Instagram. Attività che è poi diventata parte della mia routine. Mi svegliavo, facevo un disegno, andavo in biblioteca, tornavo a casa e facevo un altro disegno. L’illustrazione mi ha dato molta motivazione, avevo sempre qualcosa da fare che mi attendeva a casa.

3. Nei tuoi disegni ti occupi quasi esclusivamente di moda. È sempre stata una passione per te?

Non direi di avere una passione per la moda, è più una sorta di fascinazione. Il suo potere è assurdo! Pensate ai recenti video riguardanti la collaborazione di Balmain x H&M. L’assalto nei negozi è stato allucinante! Detto questo, credo anche che alcuni designer siano dei veri e propri artisti. Parlo sia del passato che del presente. Penso ad esempio che le creazioni di Jacquemus sarebbero state perfette un party Bauhaus nella Germania degli anni ’20 così come in uno store Opening Ceremony oggi.

4. Quando qualcosa di importante accade nel mondo della moda gli editors scrivono articoli, tu crei illustrazioni. Quanto tempo impieghi per disegnarne una? Come definiresti il tuo stile?

Dipende interamente dalla complessità dei disegni, quindi è impossibile darmi un tempo preciso. La creatività colpisce quando meno te l’aspetti! A volte ho fretta, altre volte mi concedo il lusso di curare maggiormente i dettagli. Dipende dall’urgenza di pubblicare il disegno o meno. Definirei il mio stile “grafico”, ho questa abilità di riprodurre il volto di una persona attraverso solo qualche linea chiave. Questo processo sta condizionando sempre di più il modo in cui guardo le persone. Ora quando incontro qualcuno mi ritrovo ad immaginarmi come sembrerebbe sotto la mia penna. 

5. C'è un personaggio che ami disegnare in particolare?

Amo disegnare Diana Vreeland. Aveva un viso così interessante ed una personalità così brillante! Mi piace anche disegnare persone con una bocca particolare. Cara Delevingne e Cher Horowitz: adoro le loro espressioni con la bocca, inusuali e divertenti da disegnare. La mia versione di Alexander Wang – Alexander Fang è un’altra mia passione perchè adoro i suoi capelli e i lineamenti delicati del suo volto.

6. Una persona che ti piacerebbe disegnare ma non lo hai ancora fatto?

Carlyne Cerf De Dudzeele! È favolosa. Ce l’ho in mente da un po’ di tempo, ma voglio renderle giustizia quindi non perdete di vista il mio profilo…

7. Di recente i brand di moda sono sempre più coinvolti nel mondo dell’arte. Con chi ti piacerebbe collaborare?

Oh, con moltissime persone! Per nominarne alcuni: Jacquemus, Kenzo, Olympia Le-Tan… e tanti altri!

8. Se non fossi un’illustratrice saresti…

Ho sempre fantasticato di scrivere. Ma credo di non avere la pazienza per farlo… Dicevo alle persone che sarei diventata una creative director una volta laureata. In mia difesa posso dire che non mi rendevo conto di quanto questo potesse suonare pretenzioso. Quasi come dire “Dopo la mia laurea voglio diventare la editor in chief di un magazine” o il direttore di una galleria.