Tanto di cappello!
27 Novembre 2009
La fretta regna sovrana nella vita di tutti i ritardatari doc, perché tutti lo siamo è inutile continuare a mentire! Prima di ogni uscita avviene un vera e propria immersione nel guardaroba che genera outfit sempre diversi e lontani da quelli prefissati mentalmente per cercare di guadagnare tempo. Ma in questa continua corsa con orologio alla mano, c’è qualcosa che rapidamente può aiutarci a far guadagnare al nostro look il punto personalità, che diciamocelo, non guasta mai. Vi siete incuriositi e pensate di aver bisogno di questo valido alleato, bene, allora basta fare incetta di cappelli!
Quasi impossibile attribuirgli una data di nascita, altrettanto difficile trovargli un genitore, ad oggi il cappello è diventato un must irrinunciabile che appaga al meglio la nostra voglia di unicità ed originalità. Ce ne sono di tutte le fogge e dimensioni, milioni le declinazioni di tessuto e colore e soprattutto è possibile trovarne uno per ogni occasione.
Adorabile e dall’aria vamp, la falda larga e tonda in feltro o lana cotta, assolutamente ok per schierarsi dalla parte delle nostalgiche dei seventies, se abbinato ad un look casual, o con un bon ton dress per sentirsi diva.
I più diffusi sono poi i cappelli tirolesi, dalla versione originale alle più moderne rivisitazioni. Sono infiniti i matches possibili, ma attenzione alla scelta del colore e della tesa, visto che il confine tra il cool e l’effetto alpino è sottilissimo!
Vero e proprio primato va però alla bombetta. Vista e rivista in tutte le colorazioni, azzardata anche nelle piccolissime dimensioni, è proprio il caso di dirlo, è passata o sta passando sulla testa di tutti, nessuno escluso.
Le Vintage addicted sono poi soddisfatte con il ritorno delle velette e dei cappelli a tamburo, da scegliere nella nuance total black o nei colori accesi più impensabili.
L’etichetta d’intramontabile per versatilità va ai french hats, dal classico basco in lana a quello con visierina a contrasto, da avere esattamente come il comodo tricot e loosie hat, decisamente un vero alleato delle giornate da bad hair.
Concludiamo poi con un dovuto omaggio all’affezionata paglietta, che nonostante la stagione invernale, continua a fare capolino ogni tanto, donando quel tocco leggero e disinvolto che tanto ci piace.
Credo proprio che abbiamo accontentato un po’ tutti…. E modestamente, chapeau Naplestreetstyle!