How John Galliano could stand to the most famously anonymous house in the world?
we contemplate fashion's new power match
08 Ottobre 2014
John Galliano torna alla moda. E' ufficiale, E' lui il nuovo direttore creativo di Maison Martin Margiela.
Dopo una serie di insistenti rumors arriva la conferma di Renzo Rosso, Presidente di OTB, società proprietaria della maison, ma anche di Diesel, Marni e Viktor & Rolf, il brand Margiela e' pronto per una nuova anima carismatica.
"John Galliano e' uno dei più grandi talenti di tutti i tempi. E' un unico ed eccezionale Couturier per una Maison che ha sempre saputo portare innovazione nel mondo moda. Spero che qui possa trovare la sua nuova casa."
Capelli impomatati ad arte, completo a righe, cagnolino sulle ginocchia, lo stilista inglese sceglie la discrezione. Nessuna dichiarazione, basta questo solo questo scatto realizzato da Patrick Demarchelier.
Per Galliano questo è un nuovo inizio, ma lo è anche per MMM. Per il primo rappresenta la possibilità di cancellare gli eccessi e far parlare solo il proprio lavoro. E quale brand migliore, se non uno che ha sempre creduto nell'importanza dell'anonimato, di lasciare che siano le creazioni ad esprimersi? Eclettico e teatrale il cinquantatreenne arriva da 3 anni e mezzo di esilio dal fashion business, trascorsi dentro e fuori centri di riabilitazione, con sporadiche collaborazioni, le più riuscite con Oscar De la Renta e con l'amica Kate Moss, per la quale ha creato l'abito da sposa.
La carriera di Mr Galliano si ferma nel 2011, con il licenziamento da parte di Dior. E' il 24 febbraio e l'uomo si trova in un bar parigino. E' visibilmente ubriaco, quando inizia ad insultare una coppia, formata da una donna ebrea e dal suo ragazzo asiatico, con commenti razzisti. L'intera scena viene ripresa ed il video, che si conclude con la frase "I love Hitler", fa il giro del mondo. Per lo stilista è la fine. Se in tribunale, processato per apologia del nazismo, se la cava con seimila euro di multa, la sua carriera non gode della stessa fortuna. Perde il controllo del proprio marchio omonimo e, dopo anni di spettacolari collezioni, viene sbrigativamente licenziato da Dior.
Con il nuovo lavoro per MMM lo stilista inizia un nuovo percorso che fa attendere con entusiasmo e curiosità il debutto in gennaio in occasione dell'Alta Moda parigina. Il suo stile teatrale, frutto di virtuosismi tecnici, talento visionario e personalità debordante appare come una scelta singolare e distonica per Margiela, da sempre refrattario ad esibizionismi e individualismi.
Ricordate quanto successo in luglio dopo le parole di Suzy Menkes? All'indomani della sfilate Haute Couture Primavera Estate 2014 la giornalista svela al mondo il nome del direttore creativo della maison, in quel periodo Matthieu Blazy, al grido di "Non si può tenere nascosto un talento". Apriti cielo. Inizia così un dibattito che attraversa magazine, blogs e social networks. E mentre mezzo mondo si interroga sulla validità del concetto di anonimato nell'era della sovraesposizione mediatica OTB dichiara: "La maison non è cambiata e MMM non rilascia dichiarazioni a livello personale per nessun membro del suo collettivo. Il nostro lavoro è svolto in team e va attribuito solo al collettivo stesso."
Pur di lavorare con Galliano Renzo Rosso compie una piccola rivoluzione. Sceglie un uomo dal talento strepitoso, ma anche dalla personalità ingombrante e lo annuncia. Basta riservatezza. C'è un'unica certezza: questa è una nuova era per Margiela, per John Galliano. Le domande, invece, sono molteplici: quale sarà la prossima provocazione? come lo stile del designer inglese si adatterà a quello del marchio belga? Le risposte arriveranno solo col tempo.
Resta un ultimo interrogativo: cosa farà ora Blazy? L'ex pupillo di Raf Simons, ha lasciato MMM il 1 ottobre, senza comunicare i suoi prossimi progetti. I rumors, ora che Guillame Henry è andato da Nina Ricci, ipotizzano Mulberry e Carven come possibili destinazioni. Chi vivrà, vedrà.