Coachella - Why we want to get there
Mass obsession
14 Aprile 2014
Un weekend ce lo siamo giocato, ma per il prossimo siamo ancora in tempo per prendere il primo aereo per la California, atterrare ad Indio e cominciare a pascolare sul prato del festival più stiloso del momento: Coachella. [Pronuncia: coacela, non co-ascella.]
Siamo bombardati da social network, siti web, testate giornalistiche. È quasi naturale che cresca in noi un desiderio irrazionale “devo andarci almeno una volta nella vita”. Visto che molto spesso parliamo solo che arieggiare le tonsille vi diamo una serie di motivi validi da elencare a quelli che vi chiederanno perché siete in fissa.
1.Cantanti. Dire che andate al Coachella perché suona gente di livello può risultare banale, però potrete elencare i più conosciuti, come Pharrell, Lana del Rey e Calvin Harris. Poi se volete salire di livello potrete bullarvela dicendo che ogni anno è tradizione riunire una band che si era sciolta, e questa volta toccava agli Outkast. Poi, se avete una conoscenza musicale media, è chiaro che non avete la più pallida idea di chi sia il restante 75% dei musicisti che suonano e potrete dare la colpa della vostra visita alla sete di conoscenza.
Acculturarvi prima della partenza potrebbe essere una buona idea, esiste una canale youtube dedicato, addirittura con possibilità di streaming live.
2. People. Lo shopping prima della partenza è tassativo. Dovrete avere l’outifit giusto per calcare la bucolica passerella del Coachella. Ai piedi vi consigliamo degli hunter antifango o degli stivali camperos. Poi shorts inguinali, gonne lunghe-leggere-coloratissime, gilet di jeans o cotone ricamato e possibilmente l’ombelico in vista. Se poi volete salire di livello e rischiare di essere immortalati da qualche fotografo di streetstyle dovrete osare un cappello a falda larga, ottimo se in stile Pharrel Williams. Poi ricordate la crema solare e una bottiglietta d’acqua, si lo sappiamo, questo ve lo dirà anche la mamma.
3. California. Per i non appassionati della geografia: Indio è in California, vicino a Palm Spring e ad alti mille punti di interesse. Potreste approfittare dell’occasione di un viaggio transoceanico per visitare anche Los Angeles e San Diego, e perché no, anche Santa Monica, Venice Beach e Malibù. La bella vita della West Coast, il surf e le bionde pattinatrici della Downtown. Lacrime di commozione alla sola idea.
4. Spring break. Un mito che noi italiani abbiamo iniziato a conoscere da poco, grazie ad esempi di filmografia d’autore come Spring Breakers. Le vacanze di primavera, che negli Stati Uniti sono sinonimo di distruzione alcolica di massa, possibilmente ad un festival musicale. Quale occasione migliore del Coachella? Potrete pernottare nel campeggio del villaggio e nel tempo libero farvi un giro sull’ iperfotografata ruota panoramica.
Siamo al corrente che l’effetto-pecorella colpisca ogni angolo del globo e che come influenza epidemica tutti vogliano andare al Coachella.
Se il papi non vi può finanziare il viaggetto negli USA sappiate che esistono dei festival musicali molto validi anche in Europa, come lo Sziget o Tomorrowland.
Magari siete dei trendsetter e aprite una nuova strada lowcost per noi europei.
The best of Coachella
photo credits: Coachella