A Guide to All Creative Directors

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Oltre a Versace, il Gruppo Prada potrebbe acquisire anche Jimmy Choo

Ma i dazi imposti dall'amministrazione trumpiana potrebbero ostacolare il processo

Oltre a Versace, il Gruppo Prada potrebbe acquisire anche Jimmy Choo Ma i dazi imposti dall'amministrazione trumpiana potrebbero ostacolare il processo

«Prada è sempre in cerca di opportunità di acquisizione», aveva detto quasi un anno fa Lorenzo Bertelli, direttore marketing e head of corporate social responsibility del fondato dai genitori Patrizio e Miuccia Prada. A undici mesi da questa affermazione, le voci che riguardano l'acquisizione di Versace e Jimmy Choo da parte di Gruppo Prada sono sempre più insistenti. In un momento di difficoltà sia per Kering che per LVMH, il gigante italiano sta provando l'espansione ancora una volta, a distanza di vent'anni, con l'acquisizione del brand iper-italiano Versace e del calzaturiero londinese Jimmy Choo. I due brand sono stati messi in vendita da Capri Holdings dopo che l'antitrust americano ha bloccato il merger del gruppo con Tapestry. Vendendo Versace e Jimmy Choo, Capri Holdings potrebbe dedicare tutte le sue forze in Michael Kors, brand di punta del conglomerato, mentre con l'acquisto dei due brand Gruppo Prada riuscirebbe sia a fortificare la propria azienda che a salvare un'istituzione della moda italiana da un futuro incerto. Sia da Gruppo Prada che da Versace sembravano essere stati messi in moto tutti i cambiamenti del caso per l'acquisizione - a metà marzo è stato annunciato il direttore artistico che sostituirà Donatella Versace, Dario Vitale, che fino allo scorso gennaio ricopriva il ruolo di design director di Miu Miu - ma i dazi imposti dall'amministrazione trumpiana potrebbero aver messo i bastoni tra le ruote ai due gruppi. 

Gruppo Prada è in contatto con Capri Holdings da un anno, da quando il conglomerato americano ha messo in vendita i due brand. Solo lo scorso febbraio, però, l'azienda italiana si è messa in pole position per completare l'acquisizione, secondo quanto riportato da diverse fonti. Pochi giorni fa, fonti vicine alla vendita hanno riportato a WWD che la transazione costerà a Gruppo Prada 1,5 miliardi di euro  e che verrà completata settimana prossima. Questo finché Trump non ha imposto, mercoledì scorso, nuove tariffe su tutti i Paesi esteri in una mossa che ha fatto ritirare gli investitori da alcuni dei principali conglomerati di moda internazionali tra cui Capri, il cui valore di mercato è sceso del 23,6% a 14,99 dollari, e Gruppo Prada, del 4,6% a 51,50 dollari di Hong Kong. Trump sta provando a riscrivere le regole del commercio mondiale inandiando una nuova epoca di protezionismo, una strategia che potrebbe avere gravi ripercussioni su tutto il settore moda, conglomerati italiani e Made in Italy inclusi. Per scoprire il futuro di Versace e Jimmy Choo dovremo ancora aspettare che Gruppo Prada e Capri avviino veramente le trattative.