
Le sfilate più iconiche nella storia di Dsquared2
30 anni del brand più irriverente d'Italia
24 Febbraio 2025
All’alba dei trent’anni, Dsquared2, il brand fondato dai gemelli canadesi di origini italiane Dean e Dan Caten, si prepara a celebrare il suo anniversario con una sfilata martedì 25 febbraio, primo giorno della Milano Fashion Week. Per aprire le danze di questa settimana della moda milanese, dedicata alla collezione FW25, i direttori creativi del marchio hanno deciso di portare in scena uno show pensato per celebrare i tre decenni di vita di uno dei brand più importanti degli anni 2000, pioniere dell’estetica Y2K. D’altronde Dsquared2 ha costruito la sua identità su un’estetica audace e anticonvenzionale, caratterizzata da sovrapposizioni eccentriche e da un mix inconfondibile di stili: dal country al casual, fino ai dettagli sartoriali e pop, senza dimenticare la carica sensuale che da sempre fa parte del suo DNA. Nel corso della sua storia, il brand ha dato vita a show iconici, entrati non solo nella storia della moda, ma anche nella memoria collettiva. Quindi, per festeggiare questi ultimi 30 anni di carriera, ecco una lista delle sfilate più iconiche di Dsquared2.
Spring Summer 2003
Durante la Milano Fashion Week, Dsquared2 ha presentato la collezione SS 2003 in un’ambientazione d’impatto: la passerella era stata trasformata nella pista di atterraggio di un jet privato. Ad inaugurare lo show è stata una straordinaria Naomi Campbell, la top model è apparsa con un mantello verde fluttuante, un top bianco minimal e sensuale e un paio di shorts ultra-corti, incarnando alla perfezione lo spirito audace e sexy di Dsquared2. In un gesto teatrale, ha lanciato le shopping bag griffate del brand agli assistenti di volo, per poi voltarsi con disinvoltura e iniziare a sfilare con la sua celebre falcata. Iconico anche il dettaglio del suo cappello, su cui spiccava la scritta “24/7 Star”, dichiarazione d’intenti perfetta per un brand che celebra il sex appeal e la spettacolarità senza limiti. Lo show non è stato solo una celebrazione dello stile glam-rock e provocatorio del marchio, ma ha anche consolidato la reputazione di Dean e Dan Caten come esperti dell’intrattenimento e della gestione dei fashion show.
Spring Summer 2005
Christina Aguilera x Dsquared2 Spring/Summer 2005 Men’s Collection, Milan, 2004. pic.twitter.com/niBbGfPkAT
— Xtina Daily (@XtinaHQ) September 7, 2024
La fama dei due gemelli e del loro marchio si consolida ulteriormente con la collezione maschile SS2005, presentata a Milano in un’ambientazione che ricreava un appartamento pieno di ragazzi intenti a bere, ballare e gozzovigliare per l’addio al celibato di un non meglio precisato “Dick”. A un certo punto, sulla passerella è comparsa Christina Aguilera, indossando un abito cortissimo di pelle, con una scollatura vertiginosa sulla schiena. La popstar ha dato vita a un momento indimenticabile: prima ha abbassato i pantaloni a un modello, lasciandolo in mutande, poi ha sculacciato un altro ragazzo e infine si è seduta sulle ginocchia di un terzo. Come aveva dichiarato Tim Blanks su Vogue Runway nella sua recensione dell’epoca: «Lo show è stato un pretesto per vestire un gruppo di testimoni di nozze in look adatti a ogni situazione: da una partita di football a una visita di una spogliarellista.» Per gli insider del tempo, la SS2005 è stata un punto di non ritorno, consacrando Dsquared2 come brand irriverente e sfacciato, capace di unire provocazione e intrattenimento. Tra le recensioni dello show si leggeva: «Il punto di forza dei Caten resta la loro capacità di non prendersi mai troppo sul serio. I giochi di parole nascosti su T-shirt, felpe e boxer strappano sempre un sorriso. Sono, in fondo, i comici della moda milanese.»
Fall Winter 2006
Cosa c’è di più 2006 di Paris Hilton? Niente. Infatti, per la sfilata della collezione FW2006, Dean e Dan Caten hanno portato in scena un’aristocrazia esagerata, opulenta e sfacciata, una presentazione dell’1% “à la Dsquared2”, fatta di tagli sartoriali e completi da uomo eleganti, dove il classico pantalone è stato sostituito dai jeans, il tutto completato da cappelli a tuba. Insomma, una contaminazione audace e provocatoria. L’evento che ha reso questo show indimenticabile, però, è stata l’apparizione finale di Brittany Murphy, l’attrice americana (protagonista di Ragazze interrotte e Ragazze a Beverly Hills – Clueless), scomparsa nel 2009. Murphy ha sfilato interpretando perfettamente l’idea della collezione, con il suo sguardo magnetico, ammaliando sensualmente gli spettatori, per poi essere raggiunta dai gemelli Dean e Dan per il gran finale.
Spring Summer 2008
Il rombo di un motore che si accende, una muscle car americana e la regina dell’R&B, Rihanna. Così si è aperta la sfilata per la collezione SS2008 di Dsquared2. Lo chauffeur in smoking ha fatto scendere la cantante con eleganza, mentre l’ambiente intorno richiamava un’officina meccanica dall’estetica industriale e grezza, popolata da modelli a petto nudo. Rihanna, reduce dal successo globale di Umbrella, sfoggiava un abito sottoveste nero che, come aveva sottolineato Vogue Runway, «per essere uno show delle 9 del mattino, era decisamente una dose abbondante di sensualità.» Il tema della collezione ruotava attorno alle party girl e ai meccanici che le adorano, dando vita a dettagli scenografici come scollature impreziosite da cristalli su mini abiti allacciati al collo.
Fall Winter 2010
La sfilata FW2010 di Dsquared2 si è aperta in modo spettacolare con Bill Kaulitz, frontman dei Tokio Hotel. Il cantante è sceso dal soffitto all’interno di una gabbia di metallo, creando un’atmosfera dark e gotica perfettamente in linea con l’estetica rock del brand. La collezione ha esaltato un mix di elementi punk, dark e sartoriali, dando vita a uno degli show più teatrali di Dsquared2. La passerella, allestita presso la Scuola Militare Teulié di Milano, ha visto il cantante tedesco sfilare con un outfit scenografico caratterizzato da piume nere e dettagli in pelle, scortato da modelli vestiti da giocatori di hockey. L’evento – con orde di fan maniacali fuori dalla struttura – ha ulteriormente consolidato la reputazione di Dsquared2 per le sue presentazioni audaci e innovative, ribadendo la posizione da brand preferito dalle star dell’epoca.
Fall Winter 2015
Per celebrare i vent’anni dal lancio della prima collezione uomo, Dean e Dan hanno organizzato una sfilata il 17 gennaio 2015 presso l’Hangar Bicocca di Milano, ai piedi dela famosa opera Sette palazzi celesti in cemento armato realizzata dall’artista tedesco Anselm Kiefer. Durante l’evento, i pezzi più iconici del brand sono stati presentati in passerella, arricchiti e reinterpretati con perfezionamenti nei tagli e nelle finiture. La collezione ha incluso elementi come parka voluminosi con dettagli in canvas, gilet foderati di coyote, tessuti oleati e lucidi, chiodi impreziositi da borchie e medaglioni, capispalla in tessuti gommati e capi fluo in panno. Con oltre duemila ospiti presenti — da Paris Hilton, seduta accanto a Riccardo Scamarcio, alle top model più ambite — la sfilata si è conclusa con una sorprendente performance live di Mary J. Blige, che ha intonato “One” degli U2 passeggiando in passerella, ribadendo il legame tra il marchio e il mondo della musica e delle celebrity.
Spring Summer 2024
Nel 2023, lo show della collezione SS 2024 si è svolto con una scenografia che richiamava un attico con vista su Miami Beach, dove si è inscenato un incontro “hot” tra Rocco Siffredi e Julia Fox, intenti a girare un film pornografico su un letto a quattro posti, appena visibile dietro uno schermo. Tutto è stato accompagnato da un’ironia che ha trasformato la volgarità in un divertimento scandaloso. La sequenza si è aperta con l’ingresso di Julia Fox, che indossava un babydoll bianco in pizzo, con fronzoli e ruches, scatenando l’entusiasmo del pubblico. Il momento clou è però arrivato alla fine, quando Rocco Siffredi è apparso in passerella, aprendo la sua giacca blu per rivelare una maglietta rossa con l’acronimo “V.I.P.” — Very Important Penis — e abbassando poi i pantaloni per mostrare le mutande, lasciando intendere che si sarebbe denudato, per poi fermarsi con un gesto delle dita come a dire «Non qui».