Per vendere il lusso serve l'empatia
Rallenta lo shopping, crescono le esperienze e il retail si prende una rivincita
18 Novembre 2024
@aprilmbuckles Probanly the best customer service I’ve experienced from a luxury brand
Secondo Altagamma, poi, anche il canale digitale, in crescita del 3%, mostra una stretta connessione con il retail fisico, dato che le esperienze online sono spesso supportate dall'interazione diretta nei punti vendita. Ma il tema del lato umano della moda innerva un po’ tutta la sommatoria firmata da Altagamma. Anche nel parlare di una futura crescita dei consumi, il report ne considera tra i necessari presupposti una ripresa dei viaggi, ovvero delle esperienze nel cui contesto si verifica il consumo: l'Europa dovrebbe registrare una crescita del 2%, trainata dal turismo, mentre il Nord America manterrà un ruolo prioritario con una crescita stimata del 3,5%. Per la Cina le cose sono ancora incerte. Al di là di questioni calde come i prezzi, il disincanto dei giovani verso il lusso, il luxury shame cinese e i molti problemi che il Made in Italy dovrà affrontare col prossimo sorgere del protezionismo internazionale, Claudia D'Arpizio e Federica Levato di Bain & Company hanno evidenziato come la capacità di offrire esperienze eccellenti e investire sulla creatività sarà cruciale per riconquistare la fiducia dei consumatori, in particolare i più giovani. Il lusso esperienziale, quindi, rappresenta una delle leve principali per il futuro del mercato: se l’idea di smuovere enormi volumi di merce attraverso una selva di piattaforme e-commerce è colata a picco insieme a Farfetch, è diventato chiaro che servono le persone per vendere le cose. Anche nel suo intervento durante la conferenza, il CEO del Gruppo Prada Andrea Guerra ha indicato nella sua visione per il futuro del lusso l’idea di «far innamorare i consumatori» e di raccontare «una storia e determinati valori», tutte azioni che presuppongono un elemento umano ed emotivo, comunicabile principalmente di persona.
Lo stesso sentimento è stato riecheggiato nell’ultimo report di BoF e McKinsey, The State of Fashion 2025, dove si legge già in apertura: «I brand che non desiderano giocare in queste categorie [resale e off-price, ndr] devono dimostrare ai clienti perché i loro prodotti valgono il prezzo maggiorato. Un modo per raggiungere questo obiettivo è migliorare l'esperienza di acquisto. I consumatori stanno tornando a fare acquisti in negozio a livelli pre-pandemici in gran parte del mondo, ma i rivenditori devono ricordare agli acquirenti cosa amano dell'esperienza in negozio. A cominciare da un personale ben addestrato che sia in grado di assistere e ispirare i clienti». Insomma, cambiano gli scenari economici ma le verità basilari del commercio rimangono le stesse anche se il ruolo dei negozi fisici continua ad evolversi: se prima si andava in negozio a scoprire le novità, oggi il cliente tende a sapere già cosa troverà e dunque il negozio è un più simile alla chiesa dove si celebra il matrimonio che al bar dove si fa il primo date – ci si passi la metafora. Nel negozio il cliente viene fidelizzato, per certi versi schedato e ovviamente trattato con ogni riguardo. Non è un caso se il 54% dei consumatori di abbigliamento preferisce ancora acquistare nei negozi fisici piuttosto che online. Il che ovviamente, in termini di business e operatività, si traduce in una maggiore enfasi da attribuire al settore del servizio clienti: nel report di BoF si legge che il 70% dei clienti di negozi tendono a spendere di più se il servizio è di alta qualità e che un cattivo servizio, magari per scarsa disponibilità del personale o anche per interazioni meno che brillanti, può arrivare a far perdere un buon 20% di vendite. Il che è doppiamente vero per due categorie che in questo momento sono ben lontane dal lusso: i clienti aspirazionali e i giovani. I consumatori aspirazionali sono due volte più propensi a cercare consigli dal personale rispetto ai clienti di fascia media o di valore, mentre i giovani sono 1,5 volte più propensi a farlo rispetto agli over-50.
Luxury marketing isn’t just about products; it’s about experiences, exclusivity, and emotional connections.
— Shaikh Sofiyan (@shaykhsofiyan) November 14, 2024
High-end consumers seek brands that understand their lifestyle, reflect their values, and deliver unforgettable moments.