Esplorando le isole più remote del mondo con Niccolò Banfi e Sebago
Un’avventura con indosso la nuova collezione Docksides del brand
01 Ottobre 2024
Niccolò Banfi, milanese, ha intrapreso un viaggio straordinario dopo una carriera nel marketing. All'età di 35 anni nel 2022, ha deciso di perseguire il suo sogno di visitare le isole più remote del mondo. Così è nato il suo progetto Remoteness – Viaggi fino al limite degli oceani. Il suo obiettivo: superare i confini e documentare la vita sulle isole più isolate del pianeta, dando voce alle comunità locali. «Dopo aver lavorato in un'azienda di lusso a Milano, sentivo un vuoto, un senso che c'era di più nella vita», riflette Niccolò. «Poi è arrivato il Covid e ho deciso di lasciare il mio lavoro e inseguire i miei sogni. Ho lasciato tutto e mi sono imbarcato su una barca a vela d'epoca per la mia prima spedizione: dall'Argentina al Sudafrica. 5600 miglia, 52 giorni in mare». L'attuale impresa che Niccolò ha intrapreso lo ha portato attraverso l'Oceano Pacifico, dall'Isola di Pasqua alle Fiji, esplorando isole per lo più disabitate o abitate da piccole popolazioni con culture antiche. Il suo obiettivo è raccontare le loro storie, documentare la vita in situazioni ambientali uniche, la salute degli oceani e gli effetti del cambiamento climatico. Ad accompagnarlo in questo straordinario viaggio c'è Sebago, un marchio che da sempre celebra il profondo legame tra gli esseri umani e l'oceano. Niccolò indosserà capi della collezione Docksides di Sebago e collaborerà con il marchio per creare un diario di bordo, condividendo immagini nelle prossime settimane.
«La spinta verso l'ignoto, il desiderio di esplorare e superare i confini, fa parte della natura umana», spiega Niccolò. «Il mio scopo è, innanzitutto, documentare e testimoniare la vita in quei luoghi. Alcuni sono disabitati, altri sono abitati da popolazioni che custodiscono tradizioni millenarie e che vivono a contatto con la natura. Tutti, sono stati impattati dal cambiamento climatico. La mia community è cresciuta naturalmente in maniera velocissima e penso che, in parte, sia anche perché dentro ognuno di noi c'è la voglia di uscire dalla propria comfort zone e spingersi oltre. Voglio far vedere alle persone che è possibile», ha continuato. «Rispetto alla spedizione Atlantica, sicuramente questa volta le condizioni climatiche saranno meno ostili», prevede inoltre Niccolò riguardo alle sfide che affronterà durante l'expedition nel Pacifico. «Nulla mette alla prova la natura umana come attraversare il passaggio di Drake: le acque più agitate al mondo. Nella spedizione del Pacifico partito dall’isola Di Pasqua, per dirigermi poi a Pitcairn, Polinesia Francese, Tonga e Fiji. Saro in mare per circa 90 giorni e percorrerò un totale di 6500 miglia. A bordo nulla è scontato. Camminare, mangiare, persino andare in bagno, quando la barca è a 45 gradi, in balia delle onde, è una sfida. Sarò parte integrante dell’equipaggio, e questo vuol dire fare i turni di vedetta, al timone, alle vele. Sara un’esperienza a 360 gradi».
Durante questo lunghissimo viaggio, Sebago sarà una sorta di protagonista silenzioso: i capi della sua collezione Docksides forse non timoneranno la nave ma saranno strumenti essenziali per poter resistere alle condizioni metereologiche e per la non sempre semplice vita sull’acqua. «Non avrei potuto trovare un partner che sposi meglio i miei obiettivi e la mia filosofia», ci ha detto Niccolò riguardo alla collaborazione con Sebago. «Sebago è un marchio dinamico con una lunga tradizione e un legame indiscutibile con il mondo del mare. La loro voglia di innovare corrisponde alla mia voglia di spingermi oltre i confini». Nello specifico, per affrontare la sua traversata, Nicolò ha scelto tre item di Docksides: il principale è la t-shirt Tiller in cotone, dotata di una tasca anteriore multiuso e un girocollo alto a coste ispirato alla Marina degli Stati Uniti; i bermuda Northfield in cotone ripstop con maxi tasche sul retro e laterali la cui è rinforzata da cuciture doppie e una speciale costruzione del cavallo per garantire resistenza e libertà di movimento. Infine, le Scarpe da Barca Docksides Portland, perfette calzature nautiche, prodotte con un unico pezzo di pelle pieno fiore sfoderata e cucite a mano. Dotate di una soletta in pelle, un sistema di allacciatura a 360° in cuoio e una suola in gomma striata antiscivolo, le scarpe offrono una presa stabile in ogni condizione atmosferica e soprattutto sono legate indissolubilmente alla tradizione marittima di Portland.
Naturalmente anche se la spedizione di Niccolò (potremmo quasi parlare di vocazione) è assai personale e il velista stesso professa di credere nell’importanza di disconnettersi, la missione è stata documentata attraverso Instagram e YouTube e il velista ha anche condotto delle ricerche per conto del sustainability partner della missione. Dopo il suo ritorno, possiamo aspettarci un libro o una mostra fotografica. «Il mondo è molto più grande di quello che vediamo», sottolinea Niccolò riguardo all'impatto sulle comunità locali e la consapevolezza ambientale. «C'è tanto che nessuno racconta solo perché è fuori dalle rotte della narrazione classica. Per questo è nato Remoteness. Le comunità più impattate dal cambiamento climatico sono quelle che nessuno vede. Con questa spedizione voglio dare voce a quelle persone, documentare la loro quotidianità e mostrare come la crisi climatica ha effetto su di loro per primi».