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Perchè Prada sta aprendo un giga-store a Hong Kong?

Una mossa insolita, giunta dopo anni di cautela nella regione

Perchè Prada sta aprendo un giga-store a Hong Kong? Una mossa insolita, giunta dopo anni di cautela nella regione

Il Gruppo Prada ha annunciato una prossima espansione della sua presenza a Hong Kong con l'apertura di un nuovo negozio di 740 metri quadrati nel centro commerciale K11 Musea. Il nuovo negozio si estenderà su due piani e segnerà la prima significativa espansione al dettaglio del brand nella città, dopo diversi anni trascorsi all’insegna di un ridimensionamento nella regione, inclusa la chiusura del suo negozio di punta a Causeway Bay nel 2020. I lavori di costruzione dovrebbero iniziare a breve, con l'apertura prevista per l'inizio del prossimo anno. Secondo Bloomberg, l'affitto per questo negozio sarà probabilmente in parte basato sulle vendite. Il ritorno di Prada all'espansione a Hong Kong è un po’ una novità dato che il brand, che una volta contava nove negozi nell’area, li aveva ridotti a sei nel 2020 con la chiusura del flagship a Causeway Bay, uno dei luoghi di vendita al dettaglio più costosi al mondo, che all’epoca parse quasi un segno dei tempi. Quella chiusura sarà stata dettata certamente da una politica di controllo dei costi, dato che nel mezzo della pandemia, durata molto di più in Cina che altrove, quel negozio aveva un affitto mensile di $1,2 milioni.

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In effetti, come nota Bloomberg, gli affitti nei distretti commerciali centrali di Hong Kong sono diminuiti significativamente dall'era pre-pandemica. A Tsim Sha Tsui, dove si trova il K11 Musea, gli affitti nelle principali strade dello shopping sono inferiori del 45% rispetto ai livelli del 2019, secondo Cushman & Wakefield Plc. Nonostante i disordini sociali e i rallentamenti economici, i centri commerciali di alto livello a Hong Kong continuano ad attrarre ricchi clienti internazionali che forniscono un flusso di entrate stabile per i brand. Si tratta a tutti gli effetti di un fenomeno controtendenza rispetto ai trend in decrescita che invece si sperimentano nella Cina continentale a causa delle politiche di duty-free, che rendono più conveniente lo shopping e il cui limite superiore di spesa è stato alzato a fine giugno dal governo cinese. Non è un caso che i centri commerciali di alto livello come il K11 Musea stiano migliorando la loro attrattiva attraverso collaborazioni con brand come Louis Vuitton, che ha ospitato la sua prima sfilata di moda a Hong Kong nel centro commerciale lo scorso anno, ma anche altri mega-brand reinvestendo nei distretti di vendita al dettaglio di punta di Hong Kong. Hongkong Land Holdings Ltd., insieme a inquilini come Hermes o il già citato Louis Vuitton, sta investendo 1 miliardo di dollari per migliorare il Landmark a Central. Hysan Development Co. sta rinnovando il complesso Lee Gardens a Causeway Bay, con marchi di lusso come Hermes e Chanel che stanno espandendo la loro presenza.

La ripresa del retail di lusso a Hong Kong può essere attribuita a diversi fattori oltre al principale, e cioè la diminuzione dei prezzi d’affitto. Come spiega Savills, i brand sono desiderosi di capitalizzare sulla posizione strategica di Hong Kong come porta di accesso alla Cina continentale e sulla sua popolazione locale molto ricca. Nel 2024, si prevede che il numero di visitatori torni a salire fino a 55 milioni, allineandosi ai livelli pre-lockdown. I centri commerciali di lusso e gli imprenditori edili di Hong Kong stanno anche migliorando le loro offerte per attrarre sia brand che acquirenti facoltosi. Ad esempio, come si legge nel South China Morning Post, il portafoglio retail di Hongkong Land a Central sta vedendo investimenti significativi, con piani per innovare e ottimizzare gli spazi retail. Questo include partnership con marchi di lusso come Sotheby’s e The Macallan per creare spazi espositivi e retail all'avanguardia. La prospettiva complessiva positiva è supportata da un ambiente fiscale favorevole, una popolazione diversificata e la reputazione consolidata di Hong Kong come destinazione di shopping di primo livello - tutti fattori contribuiscono collettivamente alle previsioni ottimistiche per la crescita e la ripresa del settore del retail di lusso nella città.