Levi’s ha fatto causa a Coperni per infrazione del copyright
Il dilemma dell'identità dei prodotti di upcycling
12 Settembre 2023
In una controversia legale che ha coinvolto una coppia di brand francamente impensabile, Levi's ha fatto causa a Coperni per la presunta violazione del marchio e la vendita di prodotti Levi's modificati. Levi's sostiene che l'uso da parte di Coperni di linguette in tessuto simili alle proprie e una specifica impuntura sulla tasca posteriore di alcuni prodotti creati con jeans di Levi’s riciclati abbia creato confusione tra i consumatori.
Perché Levi’s ha fatto causa a Coperni?
Nello specifico Levi's accusa Coperni di aver plagiato, diluendolo, le iconiche “tab” ovvero le piccole linguette logate applicate sulla tasca posteriore dei jeans. Coperni ha applicato linguette in tessuto simili alle tasche posteriori dei propri jeans e ai taschini frontali delle camicie creando una notevole somiglianza con le linguette Levi's che potremmo quasi presumere intenzionale ma che, evidentemente, alla direzione di Levi’s non è andata giù. Ma c’è un’altra violazione che il brand dei jeans contesta a Coperni: il brand francese sta infatti offrendo in vendita prodotti Levi's "rielaborati" sotto forma dei propri Hybrid Flare Denim Trousers che mantengono l’impuntura registrata Arcuate e il marchio della linguetta di Levi's, creando un potenziale rischio di confusione tra i consumatori che potrebbero confondere questi prodotti Coperni con collaborazioni o prodotti con licenza di Levi's a causa dell’uso non autorizzato del marchio. Le cose sono ulteriormente complicate dal fatto che, apparentemente, Coperni non segnali sul proprio sito che alcuni prodotti provengono da jeans pre-esistenti e rielaborati. E proprio perché Levi’s ha una vastissima storia di collaborazioni con brand di lusso (la più recente con ERL, ma anche con Valentino e Miu Miu, per citare due delle più celebri) l’impiego dei marchi registrati da parte di Coperni rafforzerebbe, secondo Levi’s, la probabilità di confusione per i consumatori anche se i due marchi operano in segmenti di mercato leggermente diversi.
Mentre la risposta di Coperni rimane incerta, una cosa è chiara: l'esito di questa causa avrà un impatto significativo su diversi aspetti della moda sostenibile, che negli ultimi anni ha adottato a braccia aperta la pratica sostenibile dell’upcycling suscitando diverse domande su questioni come i price point di materiali pre-esistenti, la loro qualità e, in casi come questo, la proprietà intellettuale.