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La vita di città raccontata da Études

Sartoria, installazioni, collage e stampe

La vita di città raccontata da Études Sartoria, installazioni, collage e stampe
Études FW23
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La sfilata Études FW23 si è svolta all'interno di un parcheggio multipiano nell'8° arrondissement di Parigi, con un'esclusiva performance dal vivo dell'artista francese Koudlam. La collezione ha concentrato la narrazione sull'epicentro della vita cittadina. A Parigi, il concetto di "le centre ville" è quasi una nozione astratta, ma in altre metropoli è un'espressione vitale di unione, un significante di connettività. Per questo motivo, la città moderna è stratificata con un linguaggio visivo ibrido, che inizia con l'architettura e si estende a tutto il paesaggio vivace. Manifestandosi nella materialità, nell'iconografia e nell'audace proposta di una silhouette amplificata, l'evoluzione del vocabolario Études è rafforzata da una palette tenue che passa dal rosa polveroso e dal blu artico al verde intenso, al cioccolato, al fango, al cemento, al nero e al beige. 

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Études FW23

Adottando gli archetipi del guardaroba maschile indissolubilmente legati alla vita di città, la collezione è costruita su armonie tonali, impreziosite da processi manuali e industriali, dalla sartoria con bordi grezzi al denim sbiancato e distrutto. Lana di feltro stampata a rullo, calze di nylon imbottite e rasi scuri si uniscono a tessuti sartoriali invernali in un discorso stratificato tra nozioni di sportswear, uniforme e formalità. I codici estetici emblematici della strada si rivelano in ricami iperreali in 3D e a punto, da lucchetti e monete antiche a giocosi memento mori. Il bomber Études trova nuove forme in parka e con cappuccio, e con nuovi tessuti e finiture, tra cui la tela di cotone snocciolata, il nylon ottico, la pelle e l'iconografia ricamata. Ampi e fluidi pantaloni sono abbinati a blazer ibridi con collo a conchiglia, giacche da abito a doppio petto e maglieria con texture sfumate. 

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A complemento della collezione, si sviluppa uno scambio creativo con l'artista Batia Suter. La pratica di Suter è incentrata sulla reinterpretazione e contestualizzazione di immagini trovate attraverso installazioni, collage e stampe. Riprendendo le immagini dei suoi libri fondamentali Parallel Encyclopedia #1 (2004-07) e Parallel Encyclopedia #2 (2016), Suter è direttamente intervenuta su una serie di abiti. I suoi assemblaggi grafici appaiono come un palinsesto di tempo e luogo: stampe, ricami e toppe applicate che indagano il fenomeno delle città nel corso dei secoli.