Quali sono i paesi europei che fanno lo shopping più sostenibile
L’Italia non è in Top 10, ma ci sono buone notizie
30 Novembre 2022
L’ondata di sostenibilità che ha travolto il mondo della moda negli ultimi anni non ha riguardato soltanto i brand ma anche e soprattutto i consumatori. Anche se ci troviamo ancora lontani dal raggiungere gli obiettivi di sostenibilità necessari al mantenimento degli Accordi di Parigi, la marea inizia lentamente a cambiare con il sorgere di una nuova categoria di shoppers più attenti all’impatto che tanto i prodotti che la maniera di acquistarli e utilizzarli può avere sul pianeta. A questo proposito la piattaforma britannica Savoo ha stilato una lista dei paesi europei in cui lo shopping è più responsabile, compilando una Top 10 dove dell’Italia non c’è traccia e che invece è dominata dalla Finlandia, le cui emissioni di carbonio sono scese del 20% tra il 2010 e il 2020.
Anche se l’Italia non è presente nella Top 10, comunque, lo studio nota che il nostro paese supera la Finlandia in termini di riduzione delle emissioni, scese del 26,03% nello stesso periodo di tempo, trovandosi al primo posto in Europa seguita da Svezia e Grecia. Per quanto riguarda le abitudini dei consumatori, in ogni caso, le metriche che sono state seguite oltre alla riduzione delle emissioni sono state il posizionamento nel Sustainable Development Report, che si riferisce alle politiche nazionali; alla media proporzionale di rifiuti che vengono riciclati, all’aumento o diminuzione nella produzione di rifiuti stessi negli ultimi due anni, all’impatto ambientale dei consumi di beni e servizi da parte dei cittadini e dal numero di mercati di seconda mano presenti su Tripadvisor.
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Il primo posto della Finlandia sulla lista, dunque, è la rappresentazione di una media ponderata di questi diversi fattori – e dunque altri paesi nella Top 10 la superano per certi criteri specifici ma non in generale. Ad esempio, la Danimarca e la Slovenia, rispettivamente in seconda e terza posizione, superano la Finlandia come percentuale dei rifiuti riciclati, con il paese più virtuoso in termini di riciclaggio che è l’Austria, il cui tasso di riciclaggio è del 58,2%. Le cose si fanno più scioccanti quando si calcolano le tonnellate di rifiuti tessili prodotte in un anno: 391,752 per la Germania, che occupa la decima posizione, mentre 209,545 per il Regno Unito e 169,949 per il Belgio.
Sul piano dei rifiuti domestici, però, è la Slovenia la più brava d’Europa, con una produzione annuale pro capite di 34 chili, seguita a ruota dall’Austria che invece ne produce 39 chili. Sull’altro lato dello spettro, il peggior paese per sostenibilità delle abitudini di consumo è Malta che ha il tasso di riciclaggio più basso di tutti, del 10,5% - anche se il numero di tonnellate di rifiuti tessili prodotti è tra i più bassi della classifica, di 568 tonnellate l’anno. La seconda peggiore d’Europa è l’Irlanda che ha aumentato i suoi consumi di oltre due quinti (ovvero del 42,86%) tra 2010 e 2020, - l'aumento percentuale più elevato di qualsiasi altro Paese in classifica, oltre a essere il luogo di nascita della catena di Primark. Chiude la Top 3 dei peggiori paesi per pratiche sostenibili la Grecia con 142 chili di rifiuti domestici anni a persona e 1268 tonnellate di rifiuti tessili prodotti ogni anno.